Lampedusa: 25 cadaveri su un barcone

(Foto Ansa)

Sono tutti maschi i 25 migranti trovati morti a bordo del barcone che era stato soccorso ieri al largo di Lampedusa. Sul barcone erano in 271, tra i quali 36 donne e 21 bambini. Il natante, di circa una quindicina di metri proveniva dalla Libia ed è stato avvistato da un elicottero della Guardia di Finanza, poi raggiunto da due unità della Capitaneria di porto che li hanno scortati a un miglio da Lampedusa.

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Lampedusa: arriva anche una pecora

(foto Ansa)

Nuovo sbarco a Lampedusa: sono 19 i migranti tra i quali sei donne e un minore arrivati questa mattina all’alba. Con loro anche una pecora, che è stata imbarcato per dare il latte al bambino durante il viaggio. Gli extracomunitari, tutti di origine tunisina, erano su un barcone di dieci metri. A soccorrerli sono state le motovedette della <guardia di finanza.

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Pantelleria, morte due migranti

(foto Ansa)

Due donne sono morte questa mattina a Pantelleria mentre cercavano di raggiungere l’isola. Le due vittime si trovavano a bordo di un vecchio peschereccio insieme con circa 250 migranti. Il peschereccio, quasi certamente partito dalla Libia, è finito all’alba sugli scogli di una piccola caletta a Pantelleria. Così gli immigrati si sono tuffati in mare per raggiungere la riva a nuoto. Tra loro c’erano anche le due donne, che sono probabilmente annegate anche a causa delle pessime condizioni del mare. Le condizioni meteo nel Canale di Sicilia sono, infatti, in netto peggioramento, con il mare in burrasca.

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Immigrazione, sbarchi a Lampedusa e Pantelleria

(foto Adnkronos)

Li hanno buttati in mare per sfuggire alla Guardia costiere e ai Carabinieri: i quaranta tunisini sono stati soccorsi e salvati, mentre altre due motovedette hanno inseguito il barcone e, dopo averlo bloccato a circa 2,5 miglia dalla costa, hanno arrestato i tre scafisti. È accaduto in mattinata a poca distanza dall’isola di Pantelleria (Trapani), dove gli uomini della Guardia costiera avevano appunto intercettato il natante con i migranti. E sempre a Pantelleria, in località Grazia, sono sbarcati altri 10 migranti.

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Libia, i ribelli riconquistano Aidabiya e Brega

I ribelli hanno riconquistato prima Aidabiya, poi Brega. I due centri strategici del quadrante est della Sirte sono stati riconquistati tra la scorsa notte e oggi con l’aiuto dei raid aerei internazionali. Già conquistate dalla resistenza anti-Gheffafi e poi perse durante i combattimenti avvenuti tra il 13 marzo scorso e una settimana fa. Il bilancio delle vittime degli scontri è incerto. Secondo i ribelli ci sarebbero nove morti e nove feriti. Altre fonti parlano invece di almeno 21 vittime tra i soldati di Gheddafi e di un generale dell’esercito del rais che sarebbe stato catturato.

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Sì al comando operazioni Nato in Libia

(Ansa)

All’inizio della prossima settimana, tra lunedì o martedì, il comando delle operazioni militari in Libia passerà alla Nato. L’accordo è stato raggiunto nel corso di una teleconferenza con Francia, Usa e Gran Bretagna. Facciamo un passo indietro. Anche oggi si è svolta una riunione tra i partner della Nato che non erano ancora riusciti a trovare un accordo sulle modalità e il ruolo dell’Alleanza nelle operazioni militari internazionali in Libia. Gli ambasciatori dei 28 Paesi membri si sono riuniti con il capo della Nato, Anders Fogh Rasmussen, per cercare di trovare un compromesso tra la Francia, contraria ad una leadership politica della Nato, e paesi che, come l’Italia, chiedevano invece di fare passare il comando delle operazioni sotto la guida dell’Alleanza Atlantica.

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Libia, caccia francese abbatte jet libico

(Adnkronos)

Nel sesto giorno dell’operazione “Odyssey Dawn” un caccia francese in sorvolo sulla Libia avrebbe abbattuto il primo jet dell’aviazione libica per far rispettare la no-fly zone imposta dagli alleati. Lo scrive sul sito l’emittente televisiva statunitense Abc. L’azione sarebbe avvenuta nella zona di Misurata. L’aereo libico abbattuto sarebbe un Soko G2A-E Galeb, un vecchio jet di attacco a terra di produzione jugoslava.

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Berlusconi: “Per ora solo basi, se servono anche raid”

(Ansa)

“Per ora solo basi, se servono anche raid”. Lo ha riferito il premier Silvio Berlusconi. “Vorrei tranquillizzare i nostri concittadini: le nostre forze armate ieri hanno fatto un esame approfondito della disponibilità di armi e di missili del regime libico, e la loro conclusione certa è che non ci sono in questo momento armi in dotazione della Libia che possano raggiungere il territorio italiano”, ha detto Berlusconi durante una conferenza stampa all’ambasciata d’Italia a Parigi al termine del vertice internazionale straordinario sulla Libia.

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Caccia francesi sorvolano la Libia

(Ansa)

Migliaia di persone stanno fuggendo da Bengasi, sotto attacco da questa mattina. Al Jazira ha riferito che le forze fedeli al rais attaccano la città dalla costa e da sud. Gli attacchi di questa mattina su Bengasi hanno provocato almeno 26 morti, secondo quanto riferisce l’emittente Al Jazeera, e i feriti sono almeno 40. Intanto dal vertice che si è tenuto stamattina a Parigi è stato dato il via libera ad un’azione militare contro Gheddafi. Numerosi caccia “Rafale” francesi stanno sorvolando Bengasi e il territorio libico in missione di ricognizione.

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Italia pronta a partecipare in Libia

(Ansa)

L’Italia metterà a disposizione non solo le basi militari, ma anche mezzi e uomini. È questa la decisione che è stata presa nel corso del consiglio dei Ministri straordinario che si è tenuto oggi e che ha autorizzato l’utilizzo di sette basi italiane e “ogni opportuna iniziativa” che sarà necessaria per attuare le decisioni dell’Onu sulla crisi in Libia. Le basi interessate nell’azione nei confronti della Libia sono: Amendola, Aviano, Decimomannu, Sigonella, Trapani, Gioia del Colle e Pantelleria. Lo hanno detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, e il ministro della Difesa, Ignazio la Russa.

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Libia annuncia un cessate il fuoco immediato

(Ansa)

Il ministro degli Esteri libico Mussa Kussa ha annunciato oggi che la Libia ha deciso un cessate il fuoco immediato per proteggere i civili e gli stranieri presenti nel paese dopo la risoluzione dell’Onu sulla no fly zone. Da una parte le dichiarazioni del ministro degli Esteri libico dall’altra quella degli insorti, secondo cui il cessate il fuoco annunciato dal ministro degli Esteri di Gheddafi sarebbe un “bluff”.

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Libia, Gheddafi bombarda al Ajabidiya

(Foto Ansa)

Ancora bombardamenti in Libia. Secondo l’emittente araba “al Jazeera” sono in corso forti bombardamenti ad al Ajabidiya. Continua l’avanzata delle milizie di Gheddafi per riconquistare il paese.
“I terroristi fuggono sotto i nostri raid aerei. Abbiamo liberato Zawiyah, Al-Uqayla, Ras Lanuf, Brega, e l’esercito è in marcia per purgare il resto della regione” aveva detto un portavoce dell’esercito, il colonnello Milad Hussein.

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