Legambiente ha stilato e presentato oggi a Roma il
Rapporto Ecomafia 2010, una chiara analisi delle connessioni tra
ambiente e illegalità, un giro d’affari che ammonta a 20,5 miliardi di euro.
Stando a quanto raccontato da Legambiente, sono aumentate le azioni criminose nel settore dei rifiuti (da 3.911 a 5.217), in quello del cemento depotenziato (calcestruzzo diluito con maggiore acqua o miscelato con un’eccessiva dose di sabbia tale da causare un alto pericolo di crolli) e sono cresciuti i reati contro la fauna e contro l’ambiente marino. E ancora, sono aumentati gli arresti (più 43%), gli illeciti accertati (28.576), il numero delle denunce (33,4%, da 21.336 persone a 28.472) e i sequestri (11%, da 9.676 a 10.737).
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