Regione Lombardia 4.500 euro a chi non abortisce

Il numero crescente di aborti dovuti a condizioni economiche precarie ha spinto la Regione Lombardia a muoversi a favore di donne che versano in condizioni di difficoltà e che per questo decidono di interrompere la gravidanza, timorose di non poter far fronte a tutte le spese necessarie per far nascere e crescere un bambino.

A tal fine, dunque, la regione ha versato 5 milioni di euro sul fondo Nasko, appositamente concepito per ridurre il numero di aborti in Lombardia.


Il progetto prevede che quando una donna si rivolgerà ad un consultorio o ad un ospedale dichiarando di voler abortire per motivi economici verrà messa in contatto con il Cav (Cen­tro di Aiuto alla vita) che provvederà ad informarla sulla possibilità di ricevere un aiuto economico da parte della regione.

Nel caso in cui la donna dovesse accettare le saranno dati circa 4.500 euro nell’arco di un anno e mezzo, soldi che serviranno per acquistare beni e servizi per la neo mamma e per il bambino. A ciascuna donna che deciderà di accedere a questa forma di aiuto, in particolare, verrà fatto recapitare un assegno di 250 euro al mese per 18 mesi, una somma che di certo non basta a far fronte a tutte le spese ma che sicuramente permetterà a molte donne di non rinunciare ad avere un figlio.

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha spiegato che l’obiettivo di questo progetto è aiutare le famiglie, la maternità e la natalità rimuovendo gli ostacoli, soprattutto quelli di carattere economico. Formigoni ha poi sottolineato lo sforzo della giunta, evidenziando come questa decisione sia stata presa nonostante ci si trovi in un momento di instabilità economica.

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