Omicidio Sarah Scazzi, perquisizione casa Misseri

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Stamattina i carabinieri sono tornati in casa Misseri per una perquisizione. Con loro, nell’appartamento di via Deledda ad Avetrana, ci sono Cosima e Valentina: i cinque uomini, secondo indiscrezioni, stanno cercando un mazzo di chiavi, che forse appartenevano a Sarah. Intanto Cosima Misseri, madre di Sabrina e moglie di Michele, zio di Sarah e reo confesso dell’omicidio della nipote, in mattinata, sempre secondo indiscrezioni, starebbe tornando alla stazione dei carabinieri di Avetrana per essere ascoltata di nuovo. La donna, infatti, è stata sentita già l’altro ieri, ma ci sarebbero troppi “non ricordo” nella ricostruzione da lei fornita su quanto avvenuto quel pomeriggio di agosto.

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Palermo, fontane dei Quattro Canti

Palermo, fontana della Primavera di Gregorio Tedeschi 1630

Un orologio, qualche monetina e poi rifiuti. Si trova di tutto sul fondo delle fontane dei Quattro Canti. Così, tra le statue di marmo delle Sante palermitane, dei sovrani spagnoli e quelle delle quattro stagioni che decorano i cantoni, nelle conche inferiori delle fontane qualcuno ha pensato di aggiungere altri elementi “decorativi”. L’itinerario barocco inizia qui, a piazza Villena, dove s’incrociano via Maqueda e corso Vittorio Emanuele. Lo sguardo è rivolto appunto alle fontane. Si parte da quella della “Primavera”, opera di Gregorio Tedeschi (nell’omonimo cantone della Primavera), addossata alla chiesa di San Giuseppe dei Teatini.

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Omicidio Scazzi, Sabrina resta in carcere

(Ansa)

Il gip ha convalidato il fermo per Sabrina Misseri e si è riservato 48 ore di tempo per decidere se emettere l’ordinanza di custodia cautelare in carcere o se concedere gli arresti domiciliari: la ventiduenne – fermata venerdì scorso – è accusata di concorso nel sequestro e nell’omicidio della cugina Sarah Scazzi. Intanto Sabrina, sentita oggi per circa tre ore nel tribunale di Taranto, continua a negare ogni accusa a suo carico e ha confermato la sua versione dei fatti.

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Michelle Hunziker: arrestato stalker

L’ha raggiunta a Genova – dove ieri sera Michelle Hunziker – ha fatto uno spettacolo – ma non è riuscito ad assistere allo rappresentazione: Pietro Pingitore è finito in manette la sera prima. L’uomo, 48 anni, è stato arrestato con l’accusa di Stalking nei confronti della showgirl su mandato dei giudici milanesi. Era stata la Hunziker, già in passato vittima di diversi stalker, a presentare una querela alla procura di Milano, il 16 settembre scorso, dopo le ripetute minacce subite da Pingitore.

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Sabrina Misseri: colpevole o innocente?

Sabrina continua a dichiararsi innocente. La madre Cosima Serrano e la sorella Valentina le sono solidali, credono nella sua innocenza, le hanno anche inviato una lettera in carcere dicendole di stare tranquilla, e accusano Misseri di voler distruggere la loro famiglia. Intanto domani il gip di Taranto, Martino Rosati, deciderà se convalidare il fermo emesso dai pm Pietro Argentino e Mariano Buccoliero venerdì scorso nei confronti della cugina di Sarah o se rilasciarla.

Il gip vaglierà anche le tre richieste di incidente probatorio da parte dell’avvocato Daniele Galoppa, difensore di Misseri, che chiede anche la perizia psichiatrica del suo assistito, degli avvocati dell’accusa, e dei legali di Sabrina, Vito Russo ed Emilia Velletri. La ragazza, accusata dal padre di aver partecipato all’uccisione di Sarah, attirandola nel garage, viene difesa a spada tratta dalla sorella Valentina che la ritiene assolutamente innocente e accusa il padre, Michele Misseri, di voler uccidere anche Sabrina.

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Annozero, Santoro: Appello e ricorso salva-puntate

“Sono un abbonato Rai e non voglio essere punito al posto di Santoro”. È l’appello rivolto al pubblico da Michele Santoro durante la puntata di ieri sera, che ha aggiunto: “Voi avete diritto a non vedere ridotti i vostri cervelli ad un’unica marmellata televisiva”. Santoro ha spiegato che i tempi tecnici per salvare la trasmissione di giovedì prossimo non ci sono, quindi non potrà ricorrere al giudice ordinario. Tuttavia, dopo il procedimento disciplinare deciso dal direttore generale Mauro Masi – che prevede lo stop di due puntate e la sospensione del giornalista a partire dal 18 ottobre – l’unica soluzione per salvare “Annozero” è un ricorso interno.

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Rientrano in Italia le salme dei quattro militari morti in Afghanistan

Sono rientrate in Italia le salme dei quattro militari morti nella giornata di sabato a seguito dell’esplosione di un ordigno improvvisato nel distretto di Gulistan, a circa 200 km ad est della città di Farah in Afghanistan.

I quattro militari erano a bordo di uno dei Lince che stavano scortando settanta camion civili che avevano trasportato del materiale per l’allestimento della basa operativa avanzata ‘Ice’ in Gulistan.

Durante l’esplosione un quinto militare è rimastio ferito in modo lieve.

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Omicidio Sarah Scazzi, proseguono le indagini

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“Pena di morte per lo ‘zio’ animale”. Una frase, scritta su uno striscione davanti alla casa di Sarah Scazzi, parole che testimoniano lo sgomento della gente per la morte atroce di Sarah Scazzi, la ragazzina di Avetrana assassinata dallo zio il 26 agosto scorso. Alle dichiarazioni già fornite agli inquirenti da Michele Misseri, reo confesso dell’omicidio, adesso si aggiungono ancora particolari raccapriccianti, che emergono dalle ventidue pagine del verbale.

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Sarah Scazzi, ritrovato cadavere

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Ci sono voluti quarantadue giorni di ricerca, interrogatori, depistaggi, ma alla fine è crollato l’assassino di Sarah Scazzi: “L’ho strangolata con una cordicella mentre era di spalle e ho abusato di lei dopo che era già morta”. Così, ieri sera, dopo dodici ore di interrogatorio lo zio di Sarah Scazzi, Michele Misseri, ha confessato di aver ucciso la quindicenne sparita da Avetrana il 26 agosto scorso: nel primo pomeriggio, Sarah era uscita di casa per andare al mare con Sabrina, sua cugina e figlia di Misseri. Da quel momento, però, la quindicenne era sparita nel nulla. Fu proprio la cugina, Sabrina, a lanciare l’allarme, non vedendola arrivare.

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Palermo, muore donna falciata da tir

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È stata travolta e uccisa da un tir sulla spiaggia di Valdesi, a Mondello. La vittima, Maria Claudia Pensabene, 69 anni, prima di essere falciata dal mezzo, è riuscita a salvare i suoi due nipoti: Giuseppe, di un anno, e Sergio di tre. I bimbi, che hanno riportato varie contusioni si trovano al pronto soccorso dell’ospedale dei Bambini di Palermo. Secondo i medici, non sarebbero in pericolo di vita.

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Premio Nobel al padre della fecondazione artificiale

Il biologo ed embriologo Robert Edwards, 85 anni, ha ricevuto il premio Nobel per la Medicina. Si tratta del padre della fecondazione artificiale che nel 1978 ha fatto nascere in provetta Louise Brown. Tale risultato è stato raggiunto anche grazie alla collaborazione con il ginecologo Patrick Streptoe, morto nel 1988.

La fecondazione artificiale è stata sviluppata da Edwards come tecnica per combattere la sterilità e grazie ad essa dal 1978 ad oggi sono nati circa 4 milioni di bambini.

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Papa Ratzinger visita Palermo

“La mafia è una strada di morte incompatibile con il Vangelo”. Mafia. Opporsi alla mafia. Una parola e un invito a contrastarla, che Benedetto XVI ha ripetuto spesso durante le dieci ore trascorse ieri a Palermo. “Non abbiate paura”- ha detto – rivolgendosi ai siciliani durante la messa celebrata al Foro Italico. Oltre ad un cielo sereno e il sole caldo della città (ieri a Palermo c’erano 28 gradi), circa 300mila fedeli hanno dato il benvenuto a papa Ratzinger nella sua prima visita in Sicilia da pontefice.

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Belpietro, polemiche: “Attentato” o “Falso Attentato”?

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“Non ho visto la morte in faccia: magari l’ho avuta vicina e ripensando alla serata di giovedì, all’eco dei tre colpi di pistola sparati sul ballatoio di casa mia, mi pare di sentirne l’alito. La morte probabilmente, se le indagini confermeranno le supposizioni, mi ha sfiorato, ma non mi ha preso. Chi l’ha vista in faccia invece è il mio caposcorta, un ragazzo alto che insieme ad altri cinque o sei, a turni di due alla volta, mi segue da parecchio tempo”. Scrive così Maurizio Belpietro nel suo editoriale di oggi, dove racconta i dettagli del fallito attentato.

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Due militari italiani feriti in uno scontro a fuoco nell’ovest dell’Afghanistan

Oggi due militari italiani sono rimasti feriti in Afghanistan nel corso di uno scontro a fuoco, avvenuto esattamente nella provincia di Badghis a nord di Herat, contro gli insorti nel distretto di Javand.

Il ferimento dei due militari italiani è avvenuto nell’ambito di un’operazione congiunta con le forze di sicurezza afghane che si è conclusa con la cattura di cinque insorti.

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