Annozero, Santoro: Appello e ricorso salva-puntate

“Sono un abbonato Rai e non voglio essere punito al posto di Santoro”. È l’appello rivolto al pubblico da Michele Santoro durante la puntata di ieri sera, che ha aggiunto: “Voi avete diritto a non vedere ridotti i vostri cervelli ad un’unica marmellata televisiva”. Santoro ha spiegato che i tempi tecnici per salvare la trasmissione di giovedì prossimo non ci sono, quindi non potrà ricorrere al giudice ordinario. Tuttavia, dopo il procedimento disciplinare deciso dal direttore generale Mauro Masi – che prevede lo stop di due puntate e la sospensione del giornalista a partire dal 18 ottobre – l’unica soluzione per salvare “Annozero” è un ricorso interno.

Facciamo un passo indietro. La decisione di Masi è arrivata a tre settimane dal “Vaffan…bicchieri”, che gli ha rivolto il conduttore durante la puntata. Santoro parla di “una punizione esemplare” mentre per Masi è “un provvedimento disciplinare in nessun modo considerato riconducibile ad iniziative editoriali tendenti a limitare la libertà di espressione o il diritto di critica” e anche di “attacco diretto e gratuitamente offensivo al direttore generale per una circolare per altro approvata dal Cda”.

Torniamo alla puntata di ieri sera. “Come mai Santoro ha lavorato 14 anni senza avere problemi disciplinari? Cos’è successo dopo il 2001?, sono le domande che ha sollevato il “Manifesto” e che Santoro ha riportato durante la trasmissione: “Trovate voi la risposta”, ha detto il conduttore.

Poi si è rivolto al presidente del consiglio: “Non siamo un programma di opposizione. Noi siamo il primo programma di informazione della televisione italiana”. Infine, conclusione con musica e vignette di Vauro, intonando la canzone “La Libertà” di Giorgio Gaber: “Libero come un uomo, vorrei essere libero come un uomo…”

Serena Marotta

1 commento su “Annozero, Santoro: Appello e ricorso salva-puntate”

  1. Consiglio a Santoro: Visto che hai già provato la soluzione in streaming e i tuoi fan ti amano perchè non ritorni con la tua webtv, la RAI oramai è morta e gli abbonati diminuiscono ogni anno perché non è un abbonamento ma una tassa di merda in quanto purtroppo scarseggia di programmi televisivi degni della RAI di una volta.

    I vantaggi nel crearti Anno 0 sul web sono:

    1) Non ti rompe le palle nessuno.
    2) Puoi chiamarti tutti gli sponsor che aderiscono.
    3) Berlusconi non può bloccare una diretta in streaming.
    4) Le donazioni possono dare un concreto contributo ai ricercatori che non trovano lavoro.

    Si modestamente la testa mi ragiona meglio si Silvio.

    Ciao Michele, un abbraccio

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