Omicidio Sarah Scazzi, perquisizione casa Misseri

(Ansa)

Stamattina i carabinieri sono tornati in casa Misseri per una perquisizione. Con loro, nell’appartamento di via Deledda ad Avetrana, ci sono Cosima e Valentina: i cinque uomini, secondo indiscrezioni, stanno cercando un mazzo di chiavi, che forse appartenevano a Sarah. Intanto Cosima Misseri, madre di Sabrina e moglie di Michele, zio di Sarah e reo confesso dell’omicidio della nipote, in mattinata, sempre secondo indiscrezioni, starebbe tornando alla stazione dei carabinieri di Avetrana per essere ascoltata di nuovo. La donna, infatti, è stata sentita già l’altro ieri, ma ci sarebbero troppi “non ricordo” nella ricostruzione da lei fornita su quanto avvenuto quel pomeriggio di agosto.

In più, ieri sera, durante la trasmissione “Porta a Porta”, il direttore della “Gazzetta del Mezzogiorno”, Carlo Bollino, ha parlato di alcune intercettazioni telefoniche, che vedrebbero il coinvolgimento della moglie di Misseri: il cellulare della donna sarebbe stato intercettato nei pressi del luogo dove è stato occultato il cadavere della quindicenne. E non solo. Ha riferito anche un particolare sulle abitudini di Michele Misseri: Misseri aveva l’abitudine, dopo il pranzo, di fare un riposino pomeridiano.

E ancora. Domani il giudice per le indagini preliminari Martino Rosati dovrà decidere sulla richiesta di emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Sabrina Misseri, accusata in concorso con il padre Michele di aver assassinato la cugina Sarah Scazzi il 26 agosto scorso.
Serena Marotta

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