Domani si darà il via al processo Sarah Scazzi

(foto Ansa)

Domani si darà il via al processo Sarah Scazzi, la ragazzina di Avetrana ritrovata morta nell’agosto del 2010 in un pozzo di questo paesino. Sono passati molti mesi da quell’omicidio e finalmente ora si potrà iniziare con il processo.

Michele Misseri nel nuovo show di Checco Zalone

Le due imputate maggiori restano Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia della vittima. Le due donne sono accusate di aver ucciso la piccola Sarah Scazzi, tutte le prove sembrano essere schiaccianti. Intanto però Sabrina Misseri continua a proclamarsi innocente, ma soprattutto ha chiesto che durante il processo non ci siano telecamere e riflettori vari che possano riprenderla.

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Nuova udienza preliminare per l’omicidio di Sarah Scazzi

Quest’oggi a Taranto è iniziata una nuova udienza preliminare per l’omicidio di Sarah Scazzi. La ragazzina di Avetrana, uccisa il 26 agosto del 2010, chiede ancora giustizia. I principali responsabili di quest’omicidio sembrano essere Cosima Serrano e Sabrina Misseri, rispettivamente zia e cugina della povera Sarah Scazzi.

Omicidio Sarah Scazzi: arrestati fratello e nipote di Michele Misseri

Secondo gli inquirenti è chiaro che siano state le due donne ad aver commesso l’omicidio, anche se si cercano ancora prove schiaccianti che le incastrerebbero del tutto. Ricordiamo che questo processo vede coinvolti ben 13 imputati e nell’udienza preliminare di oggi sarà proprio il turno dei loro difensori.

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Omicidio Scazzi, lettera scagiona Sabrina

Con due lettere inviate alle figlie la vigilia di Natale Michele Misseri cambierebbe di nuovo la versione sull’omicidio di Sarah Scazzi: il contenuto della lettera inviata alla secondogenita Sabrina scagionerebbe, infatti, la figlia dall’omicidio della cugina.

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Caso Scazzi: “Sabrina può uccidere ancora”

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“Era ossessionata dalla gelosia” per Ivano. Il tribunale del riesame di Taranto, nell’ordinanza di 54 pagine con cui ha deciso che Sabrina Misseri deve restare in carcere, ha acquisito anche l’interrogatorio del 5 novembre scorso, quello in cui Michele Misseri addossa tutta la responsabilità sulla figlia. Dunque secondo i giudici il contadino di Avetrana è credibile quando dice che è stata sua figlia Sabrina, da sola, ad uccidere la cugina Sarah Scazzi. “Le differenti versioni non sono sintomatiche di inattendibilità – scrivono i giudici – bensì espressione del travaglio necessario per giungere, riferendo la verità dei fatti, ad abdicare all’impegno assunto con la figlia di tenerla immune da ogni responsabilità”.

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Sarah Scazzi: strangolata con cintura

Sarah Scazzi è stata strangolata con una cintura, del diametro di 2,5 centimetri. È quanto ha stabilito il medico legale Luigi Strada. Il medico legale ha consegnato oggi la perizia (in tutto 12 pagine), corredata da foto, che è stata depositata dalla Procura, questa mattina, durante l’udienza del Tribunale del riesame di Taranto per il ricorso sulla scarcerazione di Sabrina Misseri.

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Michele Misseri, il gip: no perizia psichiatrica

Il gip del tribunale di Taranto Martino Rosati ha respinto la richiesta di perizia psichiatrica in sede di incidente probatorio avanzata da Daniele Galoppa, l’avvocato del contadino di Avetrana. Secondo il gip non ci sono i presupposti giuridici per sospettare che Michele Misseri non sia capace di intendere e di volere. La richiesta era stata depositata dall’avvocato l’11 ottobre scorso, quattro giorni dopo che Misseri si era addossato tutte le responsabilità dell’omicidio della nipote Sarah Scazzi e prima che lo stesso reo confesso chiamasse in correità la figlia Sabrina come complice dell’omicidio.

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Sabrina Misseri: visite in carcere

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Sabrina Misseri, 22 anni, di Avetrana accusata insieme col padre Michele, dell’omicidio della cugina Sarah Scazzi, in carcere dallo scorso 15 ottobre, oggi, ha ricevuto la visita della madre, Cosima, e della sorella, Valentina. Proprio nei giorni scorsi, Valentina è andata due volte a trovare il padre. Due visite che, secondo il difensore d’ufficio dell’uomo, l’avvocato Daniele Galoppa, Valentina avrebbe fatto con lo scopo di fare pressioni sul suo assistito per convincerlo a nominare un legale di fiducia.

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Caso Scazzi, Sabrina: nuove prove la incastrano

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I riflettori adesso sono puntati su Valentina Misseri, l’altra figlia di Michele Misseri, reo confesso dell’omicidio della nipote Sarah Scazzi e principale accusatore della figlia, Sabrina Misseri. Per due volte, in questi giorni, è andata a trovare il padre in carcere a Taranto.
L’altro ieri, dopo il secondo incontro con il padre, ha deciso di rompere il silenzio: “Ho delle rivelazioni clamorose – ha detto Valentina – che devo riferire al colonnello Russo e ai magistrati”. In più, durante il lungo colloquio con il padre, la ragazza gli avrebbe anche consigliato di lasciare stare la difesa d’ufficio e di nominare invece un avvocato di fiducia.

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Caso Scazzi, il gip: Sabrina resta in carcere

“Tanto lo sapevo”. È stato questo il commentato di Sabrina Misseri al termine dell’interrogatorio, quando le hanno detto che l’avrebbero portata in cella la sera del 15 ottobre. E in prigione ci resterà. Così ha deciso il gip Martino Rosati, che ha confermato il carcere per la ventiduenne. Nell’ordinanza il gip ricostruisce tutto ciò che è avvenuto dal 26 agosto al 21 ottobre. Dalle dichiarazioni di Misseri (183 pagine di verbale) reputate “ampiamente credibili” alla ricostruzione dell’ora del delitto al movente: “Probabilmente le aveva rivelato le molestie dello zio Michele e poi le stava distogliendo l’attenzione di Ivano Russo per il quale aveva un’ossessione”. Il gip parla dei comportamenti poco credibili di Sabrina e dei tentativi di depistaggio: dall’sms che sembrerebbe inviato da Sarah Scazzi al tentativo di adombrare sospetti sul padre della quindicenne di Avetrana.

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Omicidio Sarah Scazzi, perquisizione casa Misseri

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Stamattina i carabinieri sono tornati in casa Misseri per una perquisizione. Con loro, nell’appartamento di via Deledda ad Avetrana, ci sono Cosima e Valentina: i cinque uomini, secondo indiscrezioni, stanno cercando un mazzo di chiavi, che forse appartenevano a Sarah. Intanto Cosima Misseri, madre di Sabrina e moglie di Michele, zio di Sarah e reo confesso dell’omicidio della nipote, in mattinata, sempre secondo indiscrezioni, starebbe tornando alla stazione dei carabinieri di Avetrana per essere ascoltata di nuovo. La donna, infatti, è stata sentita già l’altro ieri, ma ci sarebbero troppi “non ricordo” nella ricostruzione da lei fornita su quanto avvenuto quel pomeriggio di agosto.

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Omicidio Scazzi, Sabrina resta in carcere

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Il gip ha convalidato il fermo per Sabrina Misseri e si è riservato 48 ore di tempo per decidere se emettere l’ordinanza di custodia cautelare in carcere o se concedere gli arresti domiciliari: la ventiduenne – fermata venerdì scorso – è accusata di concorso nel sequestro e nell’omicidio della cugina Sarah Scazzi. Intanto Sabrina, sentita oggi per circa tre ore nel tribunale di Taranto, continua a negare ogni accusa a suo carico e ha confermato la sua versione dei fatti.

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