Martini & Rossi

 L’azienda Martini è famosa in tutto il mondo per i suoi prodotti alcolici e rappresenta uno dei migliori esempi dell’affermazione del marchio made in italy a livello internazionale. L’impresa nasce più di un secolo fa, nel 1863 per la precisione, a Torino,dalla collaborazione di tre uomini: Alessandro Martini, Teofilo Sola e Luigi Rossi.

Ben presto l’azienda comincia ad estendersi aldilà dei confini nazionali e sorgono vari stabilimenti oltre quello principale situato a Pessione di Chieri. Nasceranno diverse società che poi verranno unificate sotto un unico, grande gruppo internazionale, fino alla recente fusione col gruppo Bacardi.

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HOP MOBILE scende in campo con una nuova SIM

In viaggio per lavoro, per studio o per vacanza non cambia la sostanza della questione. Hop Mobile dice “stop” ai costi di roaming internazionale. La ricezione delle chiamate all’estero diventa gratuita, liberando così l’utente da eccessive spese telefoniche. Hop Mobile, l’azienda di telefonia bresciana che ha lanciato i cellulari Dual Sim, scende in campo anche come Operatore mobile virtuale.

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Ostuni

Questa piccola, splendida, cittadina pugliese, situata nella provincia di Brindisi, è diventata, negli ultimi anni, un importantissimo centro turistico italiano rinomato in tutto il mondo. Ostuni si erge su tre colli e sul più alto si trova la città vecchia, interamente dipinta di bianco, da qui l’ appellativo di Città Bianca, circondata da indistruttibili mura difensive. Il territorio ostunese risulta essere stato abitato già dall’epoca neolitica e per le sue caratteristiche territoriali è stato meta di conquista per molti popoli, a partire dai Messapi, passando per i greci (il suo nome pare, infatti, derivi dal greco: Astu-neon), i romani, gli Ostrogoti, i Normanni e per finire gli Aragonesi.

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Nutella Ferrero

 La storia di questa mitica azienda comincia in tempi lontani, per la precisione nel periodo della seconda guerra mondiale; in questo momento la scarsità delle risorse fa nascere nella mente di Pietro Ferrero, proprietario di una piccola fabbrica dolciaria, un’idea che diventerà la sua fortuna, usare come elemento principale per la produzione di dolci, un alimento abbondante nel territorio piemontese: le nocciole.

Il suo piccolo laboratorio di Alba comincerà a produrre nel 1946 la Pasta Gianduia, una crema di nocciole da spalmare divisa in panetti, una sorta di antenato della Nutella. Il successo è strepitoso e la Ferrero comincia a espandere la sua produzione. Col passare del tempo e con la crescita della fama dei suoi prodotti, l’azienda apre stabilimenti in diverse zone d’Italia e nel resto del mondo, con succursali in Francia, Germania, Olanda, Grecia, Russia, ecc. Non a caso, oggi, nella classifica dei più ricchi del mondo stilata da Forbes per il 2008, Michele Ferrero (figlio dei fondatori dell’impresa, oggi ottantenne) risulta il più ricco italiano del pianeta. Mica male per un’azienda che aveva cominciato come piccolo stabilimento dolciario ad Alba.

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Sciare in Italia

Negli ultimi anni, sempre più persone scelgono l’Italia come meta turistica invernare e in effetti la vicinanza con i nuovi stati europei ha permesso di incrementare notevolmente il turismo proveniente anche dai paesi dell’europa dell’est come Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, ma anche Russia e Cina.

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Tartufo bianco


La stagione del tartufo, ovvero quella in cui si apre il tartufo mercato, è l’autunno. Dopo la raccolta, che sempre più spesso viene fatta con l’utilizzo anche di animali diversi da quello cinofilo come il maiale, ma anche da nasi elettronici in grado di scovare anche il più piccolo sentore, inizia la compra-vendita e negli ultimi anni anche internet ne fa da padrone. E’ proprio con questo mezzo che si possono evadere ordini ma anche seguire le più grandi aste del prelibato fungo sotterraneo meglio conosciuto come Tartufo Bianco.

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Purolino – un’impresa di valore

La mia azienda è nata da poco.

All’inizio quando contattavo quelli che ora sono i miei fornitori e/o confezionisti, mi guardavano increduli e mi davano della pazza. Dicevano tutti la stessa cosa: “aprire un’attività nel ramo tessile è da pazzi, con quello che stanno facendo India e Cina.”c’è la crisi.Bla, bla, bla.”
Ma io sono testarda e non ascolto nessuno.

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Presepe Napoletano

 Col Natale arriva anche la vera stagione degli acquisti per i regali che spesso si riducono a doni di dubbio gusto. A dar forza al Santo Natale in Italia c’è una usanza che purtroppo in troppi stanno dimenticando: il presepe o presepio che dir si voglia. Le origini del presepe sono millenarie e spesso la nostra pigrizia ci porta a fare solamente l’albero di Natale che è considerato un simbolo molto più laico. Il presepe è una usanza prettamente cristiana e prettamente italiana che a mio avviso sarebbe un peccato metterla in secondo piano. Che piaccia o non piaccia, il presepe fa parte della nostra storia e della nostra cultura ed è giusto ricordarlo.

La vera culla del presepe è Napoli che ogni anno sforna attraverso i propri artigiani statuette sempre più all’avanguardia sia dal punto di vista dei materiali usati sia dal punto di vista delle figure utilizzate.

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Suv Ferrari

Progettati per il mercato canadese e americano, i SUV erano inizialmente indispensabili per fronteggiare le difficili condizioni del terreno oltreoceano, non solo, ma il progetto parte molto prima, ovvero in periodo di guerra quando serviva una macchina che potesse adattarsi ad ogni tipo di terreno mantenendo lo scatto e la dinamica di un’auto.

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La ripresa dell’Italianità a partire dal calcio


“Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio.” Winston Churchill.

Il grande statista inglese con tale affermazione, non intendeva certo elogiare il nostro modo di combattere, quanto piuttosto rimarcare ironicamente la nostra attitudine alla sconfitta sia nelle guerre sia nelle battaglie sportive: dal suo punto di vista l’Italia perdeva sempre.

Ripercorrendo gli ultimi decenni di storia sportiva, sembra però che l’azzurro sia molto in voga e soprattutto, paradossalmente, tanto più quando stiamo per crollare, tanto più ne usciamo vincitori. Alcuni esempi? Prendete gli ultimi campionati mondiali di calcio: uscivamo a pezzi dallo scandalo di calciopoli, andammo in Germania e vincemmo noi. I due ultimi campionati mondiali di ciclismo su strada: anche qui bufera antidoping, e per due anni consecutivi il nostro Bettini mette tutti dietro. Il miglior centauro del mondo, il nostro Valentino, è investito da polemiche finanziarie? Nessun problema, dopo ben 33 anni di dominio dei colossi giapponesi, una casa italiana, la Ducati, vince il campionato mondiale nella classe regina motogp.

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