Ben presto l’azienda comincia ad estendersi aldilà dei confini nazionali e sorgono vari stabilimenti oltre quello principale situato a Pessione di Chieri. Nasceranno diverse società che poi verranno unificate sotto un unico, grande gruppo internazionale, fino alla recente fusione col gruppo Bacardi.
italia
HOP MOBILE scende in campo con una nuova SIM
Ostuni
Nutella Ferrero
Il suo piccolo laboratorio di Alba comincerà a produrre nel 1946 la Pasta Gianduia, una crema di nocciole da spalmare divisa in panetti, una sorta di antenato della Nutella. Il successo è strepitoso e la Ferrero comincia a espandere la sua produzione. Col passare del tempo e con la crescita della fama dei suoi prodotti, l’azienda apre stabilimenti in diverse zone d’Italia e nel resto del mondo, con succursali in Francia, Germania, Olanda, Grecia, Russia, ecc. Non a caso, oggi, nella classifica dei più ricchi del mondo stilata da Forbes per il 2008, Michele Ferrero (figlio dei fondatori dell’impresa, oggi ottantenne) risulta il più ricco italiano del pianeta. Mica male per un’azienda che aveva cominciato come piccolo stabilimento dolciario ad Alba.
Sciare in Italia
Negli ultimi anni, sempre più persone scelgono l’Italia come meta turistica invernare e in effetti la vicinanza con i nuovi stati europei ha permesso di incrementare notevolmente il turismo proveniente anche dai paesi dell’europa dell’est come Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, ma anche Russia e Cina.
Tartufo bianco
La stagione del tartufo, ovvero quella in cui si apre il tartufo mercato, è l’autunno. Dopo la raccolta, che sempre più spesso viene fatta con l’utilizzo anche di animali diversi da quello cinofilo come il maiale, ma anche da nasi elettronici in grado di scovare anche il più piccolo sentore, inizia la compra-vendita e negli ultimi anni anche internet ne fa da padrone. E’ proprio con questo mezzo che si possono evadere ordini ma anche seguire le più grandi aste del prelibato fungo sotterraneo meglio conosciuto come Tartufo Bianco.
Purolino – un’impresa di valore
All’inizio quando contattavo quelli che ora sono i miei fornitori e/o confezionisti, mi guardavano increduli e mi davano della pazza. Dicevano tutti la stessa cosa: “aprire un’attività nel ramo tessile è da pazzi, con quello che stanno facendo India e Cina.”c’è la crisi.Bla, bla, bla.”
Ma io sono testarda e non ascolto nessuno.
Presepe Napoletano
La vera culla del presepe è Napoli che ogni anno sforna attraverso i propri artigiani statuette sempre più all’avanguardia sia dal punto di vista dei materiali usati sia dal punto di vista delle figure utilizzate.
Made in Italy nel mondo – il vero lusso
Suv Ferrari
La ripresa dell’Italianità a partire dal calcio
“Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio.” Winston Churchill.
Il grande statista inglese con tale affermazione, non intendeva certo elogiare il nostro modo di combattere, quanto piuttosto rimarcare ironicamente la nostra attitudine alla sconfitta sia nelle guerre sia nelle battaglie sportive: dal suo punto di vista l’Italia perdeva sempre.
Ripercorrendo gli ultimi decenni di storia sportiva, sembra però che l’azzurro sia molto in voga e soprattutto, paradossalmente, tanto più quando stiamo per crollare, tanto più ne usciamo vincitori. Alcuni esempi? Prendete gli ultimi campionati mondiali di calcio: uscivamo a pezzi dallo scandalo di calciopoli, andammo in Germania e vincemmo noi. I due ultimi campionati mondiali di ciclismo su strada: anche qui bufera antidoping, e per due anni consecutivi il nostro Bettini mette tutti dietro. Il miglior centauro del mondo, il nostro Valentino, è investito da polemiche finanziarie? Nessun problema, dopo ben 33 anni di dominio dei colossi giapponesi, una casa italiana, la Ducati, vince il campionato mondiale nella classe regina motogp.