All’alba di oggi è salpata dal molo commerciale la nave Excelsior con 1.716 immigrati imbarcati, che sta facendo rotta verso Taranto e attraccherà al molo Chiapparo della base navale di Taranto della Marina militare venerdì alle 7.30. Quindi gli immigrati saranno trasferiti in pullman nella tendopoli di Manduria. In tarda mattinata, è salpata anche la Catania con a bordo 600 nordafricani. La nave della T/Link, che avrebbe dovuto imbarcare circa 500 migranti con destinazione Taranto, non è riuscita ad attraccare al molo di Cala Pisana a causa del mare agitato. Di conseguenza i trasferimenti dei migranti dall’isola di Lampedusa sono stati sospesi.
Un ufficiale della Brigata paracadutisti Folgore di Livorno è rimasto ferito a causa di un pacco esplosivo. È accaduto questo pomeriggio, alle 16,05 circa. L’ufficiale, 41 anni, si trovava nel suo ufficio, all’interno della caserma Ruspoli, sede del comando della brigata paracadutisti della Folgore, quando ha aperto il plico ed è rimasto investito da una deflagrazione che gli ha procurato lesioni al volto ed alle mani. L’uomo è stato trasportato in ospedale per le cure. Non è in pericolo di vita.
Si terrà domani mattina, alle 11, nel carcere di Regina Coeli, a Roma, l’udienza di convalida del fermo di Manuel Winston Reves, il domestico filippino sospettato di avere ucciso la contessa Alberica Filo della Torre. A tenere l’udienza di convalida sarà il gip Francesco Patrone. Il gip dovrà anche stabilire la misura da adottare nei riguardi di Reves: detenzione in carcere o arresti domiciliari. L’indagato è assistito dagli avvocati Flaminia Caldani, Andrea Guidi e Mattia La Marra.
Al via oggi all’evacuazione dei migranti dall’isola di Lampedusa. Entro stasera è previsto l’arrivo delle sei navi che serviranno allo smistamento dei circa 6.500 migrantiche da giorni vivono accampati tra la stazione marittima e le strutture messe a disposizione. E mentre la nave San Marco della Marina militare è già al porto, nelle ultime ore ci sono stati altri due sbarchi. Intanto è stato avviato un piano di pulizia straordinaria per preparare l’accoglienza del premier Silvio Berlusconi.
Dopo aver affrontato il mare, il loro viaggio prosegue verso l’ultima frontiera che li separa dal sogno di raggiungere la Francia. Sono sospesi tra l’Italia e la Francia, bloccati a Ventimiglia, nella città di confine. Sono immigrati tunisini, ma anche somali, eritrei e afghani. In 1.500 sono accampati alla stazione di Ventimiglia, dopo la decisione del governo francese di respingere i migranti.
Le forze fedeli al leader libico hanno riconquistato il sito petrolifero di Ras Lanuf, costringendo gli insorti a fuggire ad est. A fine mattinata, le forze fedeli a Gheddafi hanno così ripreso il controllo della città. Il 27 marzo il terminal petrolifero di Ras Lanuf era stato conquistato dai ribelli libici, rimasti tuttavia bloccati per due giorni senza poter procedere verso Sirte.
Forse un prestito non restituito dietro il delitto dell’Olgiata. Potrebbe essere questo il movente che avrebbe portato Wiston Manuel Reves a uccidere la contessa Alberica Filo della Torre il 10 luglio del 1991. Lo ha affermato il comandante provinciale dei Carabinieri, Maurizio Mezzavilla, nel corso della conferenza stampa svolta in Procura in merito al fermo del cittadino filippino. Presenti i pm del caso Gianfilippo Laviani e Francesca Loy, Mezzavilla e il capo dei Ris di Roma Luigi Ripani.
Dal molo una cinquantina di donne incitano la protesta, mentre alcuni pescatori stanno trainando quattro imbarcazioni impiegate dai migranti e sequestrate, per posizionarle all’ingresso del porto di Lampedusa ed impedire il passaggio delle motovedette che soccorrono gli immigrati. È il caos a Lampedusa. È la rabbia degli abitanti che si trovano a vivere nell’emergenza tra il via vai di immigrati africani. Solo nelle ultime 24 ore ci sono stati altri duemila arrivi e la tensione diventa sempre più alta.
A dare il via alla protesta è stata la frase “siete bestie” pronunciata dal presidente del consiglio comunale, Vincenzo D’Ancona, durante l’assemblea del comitato delle donne, alla presenza del presidente della
Regione siciliana, Raffaele Lombardo. In aula si è sfiorata la rissa. Il presidio al molo del porto è durato alcune ore, poi è stato rimosso.
Tre ragazze sono morte in un incidente stradale avvenuto stamattina, poco prima delle quattro, a Porto Sant’Elpidio, in provincia di Fermo. Le tre ragazze, Laura De Santis, 21 anni, di Fermo, Suela Lala, 20 anni, Monte Urano e Giada Gentili, 19 di Grottazzolina, viaggiavano a bordo di una Peugeot 107 guidata da Laura De Santis.
Prima ha accoltellato la figlia di otto anni, poi l’ha presa in braccio e con lei si è lanciata nel vuoto. È accaduto ieri sera a Roma. La donna, 46 anni, si è lanciata con la piccola dal quarto piano di un palazzo di via Lombardo Radice. La bimba è morta dopo essere precipitata, mentre la madre – ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Sant’Eugenio, dove è stata sottoposta ad un intervento chirurgico – è deceduta durante la notte.
Un operaio di 50 anni si è tolto la vita gettandosi da un balcone. L’uomo, A.L., lavorava in un’impresa di pulizia, che si trova nel lungomare Ognina di Catania. Proprio da qui, dal balcone del secondo piano dell’azienda, A. L. ha deciso di suicidarsi.
Sarà inaugurata domani, 29 marzo 2011, alle ore 18.30, la mostra fotografica “Più falso del vero” presso la sede di Officine fotografiche di via Libetta 1, Roma. Fotografie di Tommaso Bonaventura, Stefano Cerio, Lorenzo Cicconi Massi, Daniele Dainelli, Massimo Siragusa, Angelo R. Turetta.
I ribelli hanno riconquistato prima Aidabiya, poi Brega. I due centri strategici del quadrante est della Sirte sono stati riconquistati tra la scorsa notte e oggi con l’aiuto dei raid aerei internazionali. Già conquistate dalla resistenza anti-Gheffafi e poi perse durante i combattimenti avvenuti tra il 13 marzo scorso e una settimana fa. Il bilancio delle vittime degli scontri è incerto. Secondo i ribelli ci sarebbero nove morti e nove feriti. Altre fonti parlano invece di almeno 21 vittime tra i soldati di Gheddafi e di un generale dell’esercito del rais che sarebbe stato catturato.
All’inizio della prossima settimana, tra lunedì o martedì, il comando delle operazioni militari in Libia passerà alla Nato. L’accordo è stato raggiunto nel corso di una teleconferenza con Francia, Usa e Gran Bretagna. Facciamo un passo indietro. Anche oggi si è svolta una riunione tra i partner della Nato che non erano ancora riusciti a trovare un accordo sulle modalità e il ruolo dell’Alleanza nelle operazioni militari internazionali in Libia. Gli ambasciatori dei 28 Paesi membri si sono riuniti con il capo della Nato, Anders Fogh Rasmussen, per cercare di trovare un compromesso tra la Francia, contraria ad una leadership politica della Nato, e paesi che, come l’Italia, chiedevano invece di fare passare il comando delle operazioni sotto la guida dell’Alleanza Atlantica.
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