Omicidio-suicidio a Roma: morte madre e figlia

(Ansa)

Prima ha accoltellato la figlia di otto anni, poi l’ha presa in braccio e con lei si è lanciata nel vuoto. È accaduto ieri sera a Roma. La donna, 46 anni, si è lanciata con la piccola dal quarto piano di un palazzo di via Lombardo Radice. La bimba è morta dopo essere precipitata, mentre la madre – ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Sant’Eugenio, dove è stata sottoposta ad un intervento chirurgico – è deceduta durante la notte.

La donna era un’insegnante di educazione fisica, sposata da 15 anni e madre di tre figli: un ragazzino di 13 anni, una di 10 e l’altra di 8 anni. Secondo il racconto dei parenti, la donna soffriva di depressione. Depressione che sarebbe arrivata proprio con la nascita dell’ultimogenita e da anni era in cura da uno psicologo. Ieri sera la donna si trovava sola in casa con la figlia. Quindi avrebbe afferrato un coltello e con quello avrebbe colpito due volte la piccola. Poi, l’avrebbe presa in braccio e si sarebbe gettata dal balcone, precipitando nel cortile interno del palazzo, dove gli inquilini e gli uomini dei soccorsi hanno trovato il cadavere della bambina e il corpo agonizzante della madre.

“Erano una famiglia normale come tante altre – spiegano i parenti -. Sono sempre stati insieme: si sono sposati ed hanno avuto questi tre figli. Lui è un dirigente di una società telefonica, lei era un’insegnante di educazione fisica. Sapevamo che era in cura da uno psicologo, ma mai aveva espresso l’intenzione di suicidarsi. Andava regolarmente al lavoro, non è mai stata ricoverata. Insomma nessuno si aspettava una cosa del genere”.
Serena Marotta

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