Nuovi sbarchi a Lampedusa

Migliorano le condizioni meteorologiche e riprendono incessanti anche gli sbarchi. Tre sono le navi della speranza giunte a Lampeduse con circa 200 persone che si dichiarano tunisine. Tra loro una sola donna e molti giovani: tanti sono quelli che non hanno fiducia nel cambiamento politico e aspirano a trovare un lavoro, soprattutto in Francia e Belgio. Ieri sera i primi avvistamenti delle barche poi, di notte, i mezzi della guardia di finanza li scortano fino all’isola.

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Lampedusa, il riscatto con “O’Scià”

Il suo nome deriva con ogni probabilità dal gioco bizzarro creato dalla natura: l’effetto dei lampi dei temporali nel Mediterraneo, che illuminavano l’isola e la rendevano visibile anche da lontano. Da qui Lampedusa. Appartenuta dal 1630 alla famiglia Tomasi – antenati dello scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore del libro “Il Gattopardo”-. Diventata, tuttavia, famosa e ambita meta turistica, grazie ad un episodio ancora oggi avvolto nel mistero: il 15 aprile 1986 alle 17.30 una motovedetta libica, su ordine del colonnello Gheddafi, avrebbe bombardato con due missili Scud l’installazione radio americana Loran a Lampedusa. Una notizia che ha fatto il giro del mondo: c’è chi sostiene che non fu lanciato nessun missile, ma che fu una trovata degli americani (fecero passare due caccia sull’isola a elevatissima velocità simulando due bang supersonici) per contrastare l’avvicinamento politico-economico dell’Italia alla Libia. Insomma un espediente organizzato ad hoc.

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Isole Eolie

Le Isole Eolie, dette anche Isole Lipari, sono un arcipelago composto da sette isole vulcaniche situate a Nord-Est della Sicilia e che fanno parte delle provincia di Messina.

Le isole che fanno parte dell’acipelago sono Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina, Stromboli e Vulcano, sette isole definite anche “le sette perle del mediterraneo” per via del loro straordinario fascino che le rende meta ogni anno di circa 200.000 visitatori.

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Cappero di Pantelleria I.G.P.

Rientra tra i prodotti tipici italiani anche il cappero di Pantelleria I.G.P (Indicazione Geografica Protetta) coltivato nell’isola che gli dà il nome e che grazie al suo terreno di origine vulcanica, secco e arido, costituisce il luogo perfetto per la coltivazione di questo prodotto.

Il cappero è una pianta con un’altezza che si aggira intorno ai 30-50 cm, foglie verde scuro di forma ovale e fiori bianchi e rosa. Quello che noi chiamiamo cappero, in realtà, non è altro che il germoglio di questa pianta che viene raccolto prima che fiorisca, raccolta che viene effettuata rigorosamente a mano.

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Isola di Pantelleria

E’ considerata la Perla Nera del mediterraneo, posta geograficamente tra le coste siciliane e quelle tunisine , alle quali è più vicina.

E’ la più grande delle isole siciliane e la sua origine è vulcanica testimoniata ancora oggi da molti fenomeni attivi e visibili, come le saune naturali di vapore caldo, le acque calde in diversi tratti della costa e i tanti frammenti di ossidiana che si trovano facilmente nelle campagne.

La storia di Pantelleria è molto antica, il suo nome era Cossyra, Figlia del Vento, ha conosciuto periodi di grande fasto per la sua posizione geografica di controllo del mare e per la grande quantità di pietra ossidiana che nell’antichità era richiestissima per fabbricare utensili da taglio.

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Isola di Lampedusa e Pelagie

Il punto più a sud del territorio italiano è l’Arcipelago delle Pelagie, geograficamente collocato più vicino alle coste africane che a quelle italiane, si tratta di un gruppo di tre isole profondamente diverse tra loro nella morfologia.

Le tre isole sono Lampedusa, Linosa e Lampione, quest’ultima conta come unico abitante un faro per la navigazione marittima.

Lampedusa geologicamente appartiene alla placca del continente africano e di questo è possibile accorgersene immediatamente.

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