Per riscattare la sua immagine e porre l’attenzione sul problema dell’immigrazione clandestina, dal 2003, durante l’ultimo week-end di settembre, Claudio Baglioni organizza "O'Scià", un festival musicale gratuito...
Lampedusa oltre ad essere una meta ambita dai turisti per le sue bellezze naturali, proprio per la sua vicinanza all’Africa è anche lo scenario triste di storie di immigrati clandestini. Per riscattare la sua immagine e porre l’attenzione sul problema dell’immigrazione clandestina, dal 2003, durante l’ultimo week-end di settembre Claudio Baglioni organizza “O’Scià“, un festival musicale gratuito con la partecipazione di diversi artisti.

“Il vento di un respiro ci porterà vicino”. È questo lo slogan, che ha accompagnato la manifestazione di quest’anno, dal 28 settembre al 2 ottobre, sulla spiaggia della Guitgia. “Un’emozione dietro l’altra – racconta Serena Cimino, 25 anni, palermitana, studentessa del corso di laurea in professioni sanitarie alla Federico II di Napoli, che ogni anno non perde l’appuntamento con “O’Scià” -. Ogni sera abbiamo assistito a dei duetti che non vedremo mai, se non su quel palco magico, che ha visto alternarsi – tra gli altri – artisti, come: Roberto Vecchioni, Ornella Vanoni, Cristiano De Andrè, Noa, Francesco De Gregori…”.

“Per me Lampedusa è il Paradiso ed O’Scià una gradevole colonna sonora – conclude la studentessa -. Per i lampedusani e i clandestini è una piccola speranza, come una barchetta in mezzo al mare”.
Serena Marotta