Nuovi sbarchi a Lampedusa

Migliorano le condizioni meteorologiche e riprendono incessanti anche gli sbarchi. Tre sono le navi della speranza giunte a Lampeduse con circa 200 persone che si dichiarano tunisine. Tra loro una sola donna e molti giovani: tanti sono quelli che non hanno fiducia nel cambiamento politico e aspirano a trovare un lavoro, soprattutto in Francia e Belgio. Ieri sera i primi avvistamenti delle barche poi, di notte, i mezzi della guardia di finanza li scortano fino all’isola.


Ai nuovi tipi di metodi per trafficare migranti, come quelli di “mimetizzarli” in barche di lusso, si aggiungono quelli che sembravano “passati di moda” e poco redditizi per le criminalità organizzate: le improvvise crisi nei paesi nordafricani sono un’occasione di crescita della domanda di “merce umana” dall’Africa. Nei mesi scorsi infatti si registravano approdi sulla costa adriatica di altri “schiavi contemporanei” provenienti in maggioranza dall’oriente, ed è stato registrato per la prima volta uno sbarco in Lazio. In realtà gli sbarchi di “maghrebuni” a Lampedusa si erano solo attenuati, ma mai fermati del tutto.

Ieri, quando le condizioni del mare sono diventate migliori dopo circa sette giorni di maltempo, erano sbarcati già altri 500 migranti. Secondo il ministro dell’Interno Maroni sono 200 mila le persone al confine tra Libia e Tunisia che arriveranno nel nostro paese.

foto ASCA

Paolo Maria Addabbo

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