La vera culla del presepe è Napoli che ogni anno sforna attraverso i propri artigiani statuette sempre più all’avanguardia sia dal punto di vista dei materiali usati sia dal punto di vista delle figure utilizzate.
Storia
spunti di storia italiana
Pinocchio – un mito made in Italy
Una lista che ha guardato anche al passato, e sono contemplati i nomi dei classici latini, come le Metamorfosi di Ovidio e l’Eneide di Virgilio. Per l’Ottocento, segnalata un’opera di Giacomo Leopardi, i Canti. Il Novecento è rappresentato da La coscienza di Zeno di Svevo e da La storia di Elsa Morante.
Sono solo alcuni dei capolavori della letteratura italiana menzionati nella lista dei 100 migliori libri di tutti i tempi. Quando si tratta di cultura e arte, noi italiani ne usciamo sempre bene: siamo a detta di tutti uno tra i paesi più prolifici.
Nell’elenco dei 100 migliori libri non è stato però inserito il libro più conosciuto al mondo.
Dopo la Bibbia ed il Corano, il libro più tradotto, più stampato, più adattato e più letto dell’intero pianeta è “Le avventure di Pinocchio”.
Infinita la lista di riduzioni teatrali, cinematografiche, ballettistiche e musicali. E sembra che, col tempo, questa febbre pinocchiesca oltre a non abbassarsi, negli ultimi tempi comporti anche un’epidemia. In Europa, soltanto l’anno scorso, sono state fatte almeno 50 riduzioni tra teatro, danza e musical.
Caffè espresso italiano
Gaggia comunque da buon milanese dotato di senso per il marketing, installò le sue macchine nei bar apponendo una grande insegna in vetrina con la scritta: Crema caffè di caffè naturale. La gente incuriosita provava la novità reagendo in modo spesso contrastante. Alcuni andavano via affermando che era una truffa mentre altri ammettevano un miglioramento qualitativo del caffè. Il sistema fu adottato da alcuni famosi bar di Milano, quali Motta e Biffi in Galleria. Gaggia non aveva un vero negozio ma i gruppi, le leve manuali e i filtri venivano creati per lui da Valenti proprietario di un’industria nella quale costruiva alcune componenti per gli asciugacapelli. Nel 1952, sempre a Milano, Valenti iniziò a costruire macchine per il caffè sotto il marchio Faema.
Vespa Piaggio
La Vespa nasce infatti nel secondo dopoguerra, in un’Italia distrutta dai bombardamenti e con le vie di comunicazione impraticabili, che scoraggiano lo sviluppo immediato del mercato automobilistico.
Primario diviene quindi il bisogno di mobilità , a cui Piaggio risponde con un veicolo semplice, robusto e al tempo stesso elegante e fortemente connotato stilisticamente, che può essere guidato facilmente anche dalle donne. Il progettista è Corradino D’Ascanio, ingegnere aeronautico che realizzò anche i primo elicottero moderno..
Dal primo modello, messo in commercio nel 1946 in 15 esemplari, ne è stata fatta di strada, tutta documentata al Museo Piaggio di Pontedera. Qui, dopo un glorioso tour mondiale, che ha toccato tappe come il Guggenheim di New York e il Pompidou a Parigi, è tornata a casa la Vespa più preziosa al mondo, quella che Salvador Dalì decorò nel 1962.
Attraverso la valorizzazione della Vespa l’arte e la cultura con quel gusto riconosciuto nel mondo come “Italian Style” che tanto ha caratterizzato gli anni di Felliniana memoria, quando Anita Ekberg rimase stregata da quell’atmosfera definita come Dolce Vita italiana. Anche ieri come oggi la Vespa è protagonista di uno stile di vita, uno stile che oggi è diventato mito.
Esplode l’italianità tra i giovani americani
Negli anni ’50 l’italiano era identificato con il dialetto che parlavano i muratori, i giardinieri e i camerieri dei ristoranti. Mezzo secolo dopo la nostra lingua si è presa la rivincita, in crescita costante da dieci anni, ora è la quarta più studiata nelle università americane e oltre 60mila ragazzi nel 2006 hanno scelto di seguire un corso di lingua e cultura italiana.Negli Stati Uniti ci sono nuove cattedre d’italiano un pò ovunque perfino in Alaska e alle Hawaii, ne sono appena state aperte due a Puerto Rico. Tra le possibili ragioni per questo boom si deve sicuramente considerare che è sparita l’idea dell’italiano come emigrante, oggi la nostra lingua si è liberata da quell’immaginario ed esprime un’idea di cultura e di stile. Il successo dei prodotti italiani è servito da traino, basti pensare alla moda e al cibo. L’Italia ha cambiato il modo di vestire e di mangiare degli americani e questo li ha conquistati. Infine è rinata la moda del Grand Tour: Più di 80 università americane hanno una sede a Firenze. Per un giovane studente oggi il viaggio in Italia rappresenta una tappa fondamentale di formazione.
Brunello di Montalcino – I grandi vini italiani
“Vino” ha origine dalla parola sanscrita “vena” formata dalla radice ven (amare), la stessa di Venus, Venere. Il vino è dunque, da sempre, strettamente legato all’amore, alla gioia di vivere.E quale poteva essere il paese che meglio rappresenta la gioia di vivere se non l’Italia?
Non a caso l’Italia è il primo paese vitivinicolo del mondo: il maggior produttore al mondo di vini doc, sia in quantità sia in qualità .
Il nostro Paese vanta una straordinaria ricchezza di vitigni, a volte sconosciuti, dimenticati o in via d’estinzione: sono circa 350 le varietà autoctone(nel mondo è un record assoluto) veri e propri tesori enologici che, in epoca di globalizzazione vitivinicola, è importante conoscere e valorizzare. Il termine “autoctono” indica un vitigno che ha origini in Italia, o che è presente sul nostro territorio fin dall’antichità .
Giorgio Armani uomo del Made in Italy

E’ nato a Piacenza, l’11 luglio del 1934 lo stilista italiano che, più di altri, porta alto il nome del Made in Italy nel mondo. Giorgio Armani, o meglio Re Giorgio come in molti lo chiamano, ha iniziato la sua carriera come stilista ‘free-lance’ dopo aver abbandonato la facoltà di medicina per potersi dedicare interamente alla passione che più ardeva nel suo animo. Dopo alcune collaborazioni con diverse aziende e con Nino Cerruti, Giorgio Armani decide di convogliare le sue energie nel proprio marchio. Corre l’anno 1975 quando nasce la Giorgio Armani S.p.A. e viene lanciata la prima linea di ‘prêt-à -porter’ maschile e femminile. Abile imprenditore, personalmente coinvolto in tutte le scelte strategiche del gruppo e sovrintendente agli aspetti creativi e di design, Armani si espande oltreoceano e nel 1979 fonda la Giorgio Armani Corporation negli Stati Uniti.Sono gli anni in cui nascono le nuove linee: Le Collezioni, Mani, Armani Junior, Giorgio Armani accessori, underwear e swimwear. Le linee Emporio Armani e Armani Jeans vengono lanciate nei primi anni Ottanta.