Il progetto era quello di realizzare un inceneritore in Abruzzo, ma sono stati incastrati grazie alle intercettazioni: due gli arresti effettuati stamattina e dodici gli avvisi di garanzia emessi dalla Procura di Pescara. È il risultato di un’inchiesta iniziata nel 2008 e che ha portato agli arresti domiciliari l’assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, Lamberto Venturoni (Pdl) e dell’imprenditore Rodolfo Valentino Di Zio, proprietario della Deco, azienda del settore rifiuti. Coinvolti nell’inchiesta e indagati per corruzione i due senatori del Pdl Paolo Tancredi e Fabrizio Di Stefano, nonché il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi.
Quella gravidanza tanto desiderata, poi la nascita dei suoi tre bimbi, seguita dalla sua morte: aveva 37 anni, la donna che ieri alle 19.30 è deceduta all’ospedale “Buzzi” di Milano, forse a causa di un’emorragia, dopo aver partorito i tre gemelli in seguito a una fecondazione assistita. I tre bimbi stanno bene.
Sono stati sentiti ieri dai magistrati della Procura di Agrigento i sei militari della Guardia di Finanza – che si trovavano a bordo della motovedetta libica come osservatori – durante la sparatoria contro il peschereccio “Ariete”, avvenuta il 12 settembre scorso a circa 30 miglia dalle coste libiche, all’interno del Golfo della Sirte. Una zona che Gheddafi continua a considerare di propria competenza.
“Ciao Sandra, un’altra persona con un cervello funzionante della televisione è sparita. Forse lassù lo puoi usare meglio. Tu e Raimondo ora siete, davvero, per sempre insieme”. Questo è solo uno dei numerosi messaggi che da questo pomeriggio stanno circolando sul web. Sono messaggi scritti dalla gente comune, dai suoi fan di tutte le età, per ricordare l’artista, la donna bella, elegante, di classe. La persona sensibile, altruista, ironica. E non solo. La compagna di Raimondo Vianello: si sono conosciuti nel 1958 e sposati dopo quattro anni. Loro sono stati insieme per cinquant’anni: una coppia che per sempre sarà ricordata come il simbolo dell’unione perfetta.
Non ci sarebbe stata “nessuna lite in sala parto e nessun nuovo caso di malasanità”. Così hanno dichiarato dalla direzione dell’azienda ospedaliera “Papardo” di Messina, che “smentisce categoricamente la ricostruzione giornalistica che è stata diffusa da alcuni organi di stampa e che probabilmente è il frutto di una psicosi, certo non solo giornalistica, che si è diffusa dopo i fatti verificatisi nel mese scorso al Policlinico”.
La location infinita per le nozze: dal Veneto alla Campania, dalla Sicilia alla Lombardia. Adesso pare che Naomi Campbell abbia scelto Milano per coronare il suo amore con Vladislav Donorin.
Alle discordanze nella ricostruzione dei fatti tra il rapporto stilato dal Viminale e quello del comandante Gaspare Marrone del peschereccio Ariete mitragliato dalla motovedetta libica, si aggiunge anche quella legata alle armi utilizzate per la sparatoria, avvenuta domenica scorsa nel Golfo della Sirte. “Abbiamo raccontato tutta la verità – afferma Marrone -. Le raffiche di mitragliatrice sono durate per circa tre ore a intervalli di un quarto d’ora-venti minuti, poi la motovedetta ci ha per così dire ‘scortati’ per un’altra ora, finché non siamo usciti dalle acque che i libici considerano di loro pertinenza”. Dal rapporto stilato dal Viminale invece emerge che non c’è stato nessun inseguimento del peschereccio italiano da parte della motovedetta libica.
Nuove regole per il televoto: l’Antitrust ha chiesto alla Rai e a Mediaset di eliminare il voto assegnato dai call center, pena l’avvio di istruttorie in caso di non adeguamento. Le due società avranno a disposizione venti giorni per adeguarsi alle richieste e comunicare le misure adottate all’Autorità. Una decisione che è stata presa dopo le verifiche effettuate dall’Antitrust sulle numerose segnalazioni fatte dai consumatori relative al Festival di Sanremo e al Grande Fratello.
Al via stamattina gli esami balistici dei carabinieri del Ris di Messina sul motopeschereccio “Ariete“. La Procura di Agrigento, guidata da Renato Di Natale, che sta indagando per i reati di tentato omicidio plurimo aggravato e danneggiamento di navi, ha disposto il sequestro dell’imbarcazione per effettuare gli accertamenti sul peschereccio che, domenica scorsa, è stato mitragliato da una motovedetta libica. Nei prossimi giorni, invece, la Procura sentirà i sei militari della Guardia di Finanza, che si trovavano a bordo della motovedetta libica con funzioni di osservazione ed assistenza tecnica.
La coppia ha preso il volo. Direzione? Alghero. Stamattina, dalla scaletta di un jet privato, tra lo stupore del personale dell’aeroporto, sono scesi George Clooney e Elisabetta Canalis. Subito si sono dileguati in direzione di Porto Conte. Sarà forse arrivato il momento di “ti presento i miei?”
È rientrata stamattina a Lampedusa “L’Ariete”, il motopeschereccio di Mazara del Vallo, che ieri è stato attaccato da una nave libica: nessun ferito tra gli uomini dell’equipaggio. Intanto la Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta contro ignoti per tentato omicidio plurimo aggravato e danneggiamento di navi.
Sul fianco un tatuaggio, capelli neri, occhi azzurri ed è alta 1.74: si chiama Francesca Testasecca ed è Miss Italia 2010. Francesca, 19 anni, è nata a Foligno: è la seconda miss umbra della storia del concorso, dopo Raffaella De Carolis incoronata nel 1962.
«Non riesco a realizzare quanto sta succedendo. Sono emozionatissima. Fosse stato per me non avrei partecipato al concorso: sono troppo timida e riservata. Oggi tutto questo mi sembra impossibile», ha commentato Francesca tra un’intervista e l’altra, servizi fotografici e conferenza stampa post-elezione. Al secondo posto, si è classificata vicentina Giulia Nicole Magro, miss Veneto. Al terzo, invece, Giulia Di Quinzio, già titolare della fascia di Miss Eleganza 2010.
Sul tappeto rosso e dietro le quinte, tra passerelle, gaffe e vecchie love story: al Festival, si sa, non sono solo le pellicole a mettersi in mostra. Con la rassegna scatta anche una sorta di duello tra le vip, che si sfidano “a colpi” di abiti da sogno. Da qui il susseguirsi di “sfilate” tra le bellissime.
Il racconto – dopo la scoperta della sua malattia – l’aveva affidato al suo “amico Gino”, attraverso le pagine del Magazine del “Corriere della Sera”. Poi, lo scorso autunno, la decisione di Pietro Calabrese di rendere pubblica la notizia che in realtà la malattia di “Gino” era la sua: un cancro ai polmoni, che stamattina, alle 5.15, lo ha ucciso nella clinica “Paideia” di Roma.
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