Federica Pellegrini, un nuovo record pieno di polemiche

Federica Pellegrini ha tutte le carte in regola per entrare a far parte della storia dello sport italiano, non solo per le varie medaglie conquistate fino ad ora, tra cui spicca il tanto desiderato oro alle ultime olimpiadi di Pechino, ma anche perchè continua a conquistare primati su primati, ultimo in ordine di tempo quello raggiunto solo due giorni fa con 400 metri stile libero ai Giochi del Mediterraneo.

Un record che significa tantissimo per questa campionessa perchè è stato raggiunto in occasione di un evento che per lei doveva essere solo un allenamento in vista dei prossimi campionati di nuoto di Roma che prenderanno il via tra poco meno di un mese, ma soprattutto perchè sono stati proprio i 400 metri stile libero a procurargli tanti proiblemi, tra cui i famosi attachi d’ansia che Federica ha dimostrato di aver superato al 100%.

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Mondiali di nuoto 2009 a Roma

Roma ospiterà 15 anni dopo l’ultima volta i campionati mondiali di nuoto, organizzati dalla FINA, dopo l’ultima edizione italiana del 1994. Quest’evento rappresenta per la capitale d’Italia un’opportunità interessante da sfruttare per potenziare le strutture dedicate agli sport acquatici. Il complesso presente al Foro Italico sarà ristrutturato e portato ad una tecnologia molto avanzata, sorgerà l’International Aquatic Centre, disegnato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava e che sorgerà nella Città dello Sport di Tor Vergata.

Per le gare di nuoto in acque libere sarà utilizzato il Lido di Roma – Ostia, e tutto questo sarà il palcoscenico ideale per le gare dei mondiali 2009.

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Sciare in Italia

Negli ultimi anni, sempre più persone scelgono l’Italia come meta turistica invernare e in effetti la vicinanza con i nuovi stati europei ha permesso di incrementare notevolmente il turismo proveniente anche dai paesi dell’europa dell’est come Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, ma anche Russia e Cina.

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Milan campione del mondo

Dopo aver vinto ben 7 coppe dei campioni, 5 super coppe europee, 2 coppe delle coppe, il Milan è riuscito a portare a casa la terza coppa intercontinentale che gli ha conferito il merito di essere la squadra campione del mondo e l’unica squadra che ha vinto così tanto al mondo.

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Una leggenda di nome Ferrari

Cavallino rampante nero su sfondo giallo e carrozzeria Rosso Corsa: come non pensare ad una fiammante Ferrari sfrecciarci davanti?

Enzo Ferrari era un uomo con la passione per le corse automobilistiche nel sangue e si direbbe che è stato proprio questo il segreto del suo successo: nasce nel 1898 a Modena e l’ingresso nel mondo dei motori avviene nel 1923, al momento dell’assunzione presso una piccola casa automobilistica per la quale compieva test di guida. Dopo poco tempo aveva iniziato a partecipare alle prime corse in veste di pilota, abiti nei quali nel 1924 vinceva

la Coppa Acerbo. Le salite sul podio non furono molte, ma i rapporti nati durante questi incontri sportivi saranno fondamentali per il suo futuro; è proprio in una di queste occasioni infatti che conosce il padre dell’eroico combattente italiano della prima guerra mondiale Francesco Baracca, dal quale erediterà lo stemma del cavallino rampante.A 5 anni dalla famosa vittoria, nel 1929, fonda

la Scuderia Ferrari, la quale si occupa di sponsorizzare i piloti e costruire auto da corsa con pezzi dell’Alfa Romeo, casa automobilistica già rinomata. Il team di piloti, anche amatoriali e part-time, messo insieme da Enzo Ferrari è composto da 22 membri che comprendono anche nomi come Tazio Nuvolari e Giusseppe Campari.

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La ripresa dell’Italianità a partire dal calcio


“Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio.” Winston Churchill.

Il grande statista inglese con tale affermazione, non intendeva certo elogiare il nostro modo di combattere, quanto piuttosto rimarcare ironicamente la nostra attitudine alla sconfitta sia nelle guerre sia nelle battaglie sportive: dal suo punto di vista l’Italia perdeva sempre.

Ripercorrendo gli ultimi decenni di storia sportiva, sembra però che l’azzurro sia molto in voga e soprattutto, paradossalmente, tanto più quando stiamo per crollare, tanto più ne usciamo vincitori. Alcuni esempi? Prendete gli ultimi campionati mondiali di calcio: uscivamo a pezzi dallo scandalo di calciopoli, andammo in Germania e vincemmo noi. I due ultimi campionati mondiali di ciclismo su strada: anche qui bufera antidoping, e per due anni consecutivi il nostro Bettini mette tutti dietro. Il miglior centauro del mondo, il nostro Valentino, è investito da polemiche finanziarie? Nessun problema, dopo ben 33 anni di dominio dei colossi giapponesi, una casa italiana, la Ducati, vince il campionato mondiale nella classe regina motogp.

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