Crolla piattaforma British Petroleum

Crolla la piattaforma petrolifera della British Petroleum, Deepwater Horizon, espolsa lo scorso martedì al largo delle coste della Louisiana, nel Golfo del Messico in seguito a un incidente causato da un tubo di trivellazione.

Si teme un disastro ambientale senza precedenti per le spiagge e la regione paludosa della Louisiana: la piattaforma conteneva circa 2,6 milioni di litri di petrolio e le fuoriuscite giornaliere ammontano a circa 1.000 barili di greggio, con l’aggravante che le operazioni per tentare di bloccare le perdite sono state interrotte dalle pessime condizioni metereologiche.



Secondo la British Petroleum la perdita viene da due buchi a cinquemila metri di profondità sull’impianto di risalita che collega la bocca del pozzo alla piattaforma. Le ricerche degli 11 dispersi sono state interrotte sabato senza alcun esito, i feriti in tutto sono 17 quattro dei quali versano in gravi condizioni.

La BP, inizialmente ottimista sulle conseguenze del dissesto ecologico, ha assicurato che farà del suo meglio per contenere la fuoriuscita di petrolio dalle tubature; ha inviato 30 imbarcazioni per pulire le acque, alcuni elicotteri che disperdono uno speciale spray diluente e sta utilizzando una flotta di robot sottomarini per arginare la chiazza di petrolio che stanotte si è allargata del 50% e ora copre un’area di oltre 1.500 chilometri quadrati.

Doug Suttles, capo delle operazioni, ha affermato che ci vorranno dai due ai tre mesi per fermare la fuoriuscita.

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