Mole Antonelliana

La Mole Antonelliana è il monumento simbolo della città di Torino che deve la sua importanza non solo alla sua storia e alla sua maestosità ma anche alla sua altezza visto che con i suoi 167,5 metri è l’edificio in muratura più alto d’Europa.

Il monumento deve il suo nome all’architetto Alessandro Antonelli che nel 1863 fu incaricato da Napoleone Bonaparte di realizzare una sinagoga, dopo che Carlo Alberto aveva sancito la libertà ufficiale di culto alle religioni non cattoliche e la comunità ebraica voleva costruire un tempio che avesse anche una scuola annessa.


Antonelli dedicò buona parte della sua vita alla costruzione di questo edificio che però non riusci mai a vedere completato visto che morì nel 1887, un anno prima dell’inaugurazione. Alla sua morte i lavori furono ultimati dal figlio Costanzo Antonelli.


I lavori per il completamento dell’edifico furono rallentati dal terremoto del 23 febbraio 1887 che fece emergere una delle problematiche strutturali di questo monumento, ovvero il fatto che il terreno su cui fu costruito probabilmente non era ancora completamente assestato e, soprattutto, l’area che ne costituiva la base troppo piccola rispetto al peso che avrebbe dovuto sopportare. Per questo Antonelli ideò un sistema di catene di contenimento fatto di tiranti in ferro e intreccio di archi in mattoni che rinforzavano la struttura senza gravare con peso eccesivo.

Inizialmente in cima al monumento fu collocato il “genio alato” che l’11 agosto 1904 venne colpito da un fulmine che ne provocò la caduta sul terrazzino sottostante. Dopo questo episodio in cima all’edificio fu collocata una stella a cinque punte e il genio alato conservato all’interno della Mole dove è possibile ammirarlo.

La Mole Antonelliana è stata dapprima sede del Museo del Risorgimento, successivamente trasferito a Palazzo Carignano. Per diversi anni, quindi, la Mole Antonelliana è stata esclusivamente meta dei tantissimi turisti in visita a Torino che salendo in cima all’edifico con l’ausilio di un ascensore avevano la possibilità di ammirare la città dall’alto.

Oggi, oltre ad essere il “balcone” della città di Torino, la Mole Antonelliana è sede del Museo Nazionale del Cinema.

2 commenti su “Mole Antonelliana”

  1. Come dice esattamente Tino Napoleone Bonaparte non era vivo nel 1863, era già morto da 42 anni. La figura di Bonaparte nella storia della Mole Antonelliana è prettamente marginale se non addirittura irrilevante. Semplicemente egli ordinò, nei primi anni del XIX secolo, lo smantellamento dei bastioni di alcune delle mura di cinta della città che poi diedero luogo all’aera edificabile della Mole Antonelliana che nel 1863, data di inizio dei lavori, doveva essere destinata a sinagoga per tutte le religioni non cattolichw come citato nell’articolo

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