La riforma delle provincie al Senato, ma si risparmierà?

Al Senato si discute disegno di legge Del Rio, che prevede “disposizioni sulle città metropolitane, sulle provincie, sulle unioni e fusioni di comuni”. Il governo ha posto la fiducia su decreto come ha annunciato nell’aula del Senato il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi.

La Boschi ha precisato che la fiducia verrà chiesta sul maxi emendamento interamente sostitutivo del Ddl sulle provincie nel testo che è stato approvato dalla Camera e con le modifiche apportate in commissione affari costituzionali. Il voto arriva dopo che ieri è stat respinta la pregiudiziale di costituzionalità del Movimento 5 Stelle con soli 4 voti di scarto, e cioè 112 a 115 con un astenuto. Questo lascia pensare che qualche problema potrebbe arrivare anche oggi, ma la maggioranza dovrebbe reggere.

La giornata si è aperta con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che su Twitter ha affermato: “Oggi giornata importante per le provincie e riunione chiave stasera su Senato e Regioni. Stamani nelle scuole, destinazione Calabria, Scalea”. Renzi ha quindi fatto un riassunto degli appuntamenti politici importanti di oggi. Il Presidente del Consiglio ha anche sottolineato quando sia importante l’incontro in serata con l’assemblea del Pd sulle riforme costituzionali.
ieri sera, sempre su Twitter, Renzi aveva detto: “Se domani passa la nostra proposta sulle provincie, tremila politici smetteranno di ricevere un’indennità dagli italiani”.

Si va quindi verso le cosiddette Provincie 2.0. Non un’abolizione ma un’organizzazione ridisegnata. La riforma potrebbe renderle più efficienti, ma la domanda è quanto si risparmierà. L’ipotesi di abolire le provincie si basava proprio su questo. per il governo il risparmio sarà di 1 miliardo, ma secondo l’Upi sono un centinaio di milioni e per la commissione Bilancio del Senato che il rischio che i costi possano anche aumentare.

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