Totalizzazione dei contributi Inps

Il lavoratore che ha nell’arco della sua vita depositato i propri contributi in diversi fondi previdenziale. Può usufruire della totalizzazione dei contributi Inps, uno strumento che permette di utilizzare tutti o in parte i contributi già versati e che può essere utilizzata dai lavoratori dipendenti, autonomi e liberi professionisti. Possono esercitare la totalizzazione dei contributi anche i lavoratori iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia.

Contributi Inps oggetto di novità dunque,  in quanto la totalizzazione si differenza dalla ricongiunzione contributi perché quest’ultima era almeno inizialmente a titolo oneroso, mentre la totalizzazione permette di cumulare contributi versati a casse e fondi diversi in maniera gratuita. Inoltre la ricongiunzione dei contributi permette il trasferimento di denaro assimili solo le quote della cassa di destinazione; la totalizzazione prevede invece che i contributi restino accreditati presso le originarie casse e pertanto sono soggetti alle singole e diverse quote stabilite da una o l’altra cassa.

Gli uomini che hanno raggiunto i nuovi requisiti pari a 66 anni e 3 mesi e le donne di 65 anni e 3 mesi (che rispettano l’anzianità contributiva complessiva di almeno 20 anni), possono richiedere la totalizzazione, che ricordiamo può essere utilizzata anche per ottenere la pensione di inabilità, se il soggetto si trova nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa.

La domanda deve essere presentata all’Ente che gestisce l’ultima forma assicurativa a cui è iscritto il lavoratore, e sarà l’Ente stesso a contattare i vari Enti presso i quali è iscritto il lavoratore. Verrà poi verificata la situazione del lavoratore e sommati i vari depositi, applicando sulla totalizzazione dei periodi contributivi, la tassazione Irpef come per gli tutti gli altri trattamenti pensionistici.

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