Mini-Aspi parte dal 1 gennaio 2013

La Riforma del Lavoro ha portato diverse novità in materia di ammortizzatori sociali, ma la più importante è che dal 2013 entra in scena l’Aspi, la nuova indennità di disoccupazione e la mini Aspi, le quali “esordiranno” dal 1° gennaio 2013

Si tratta di un’indennità  di disoccupazione mensile, che andrà a sostituire la preesistente assicurazione contro la disoccupazione involontaria ma introduce una schiera maggiore di soggetti tutelati aumentando sia la durata sia la consistenza dell’indennità.

L’indennità ordinaria spetta se si è in possesso di almeno 52 settimane di contributi nel biennio precedente, mentre la mini Aspi spetta se si è lavorato per almeno 78 giorni di calendario nell’anno solare, anche in maniera non continuativa.

Il trattamento di sostegno sostituisce le preesistenti indennità di disoccupazione non agricola ordinaria con requisiti normali e l’indennità di disoccupazione speciale edile, mentre la mini Aspi va a sostituire la precedente indennità di disoccupazione non agricola con requisiti ridotti.

Ma chi saranno gli aventi diritto? La riforma del lavoro 2012 concede questa opportunità a tutti quei lavoratori dipendenti, (compresi gli apprendisti e i soci lavoratori di cooperativa) che abbiano stabilito un rapporto di lavoro in forma subordinata ex art. 1, co. 3, legge n. 142/2001, mentre rimangono esclusi i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni.

Inoltre l’Aspi può essere concessa ai dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni, ai giornalisti professionisti e pubblicisti iscritti all’Albo professionale, i religiosi, frati e monache che prestano attività lavorativa a favore degli Ordini e delle Congregazioni di appartenenza, i lavoratori subordinati a carattere stagionale ed infine gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato.

La domanda deve essere presentata entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui si sono verificati i periodi di disoccupazione.

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