Dal 2013 entra in scena l’Aspi, la nuova indennità di disoccupazione

Parliamo ancora della Riforma Fornero e delle novità apportate dal ministro. Dal prossimo anno (entrerà in vigore il 1 gennaio 2013) non si parlerà più d’indennità di disoccupazione ma di Aspi, l’assicurazione in caso di perdita del lavoro.

L’Aspi andrà a sostituire l’indennità non agricola ordinaria, l’indennità di disoccupazione speciale edile, l’indennità di mobilità, mentre non modifica l’indennità di disoccupazione agricola.

La nuova normativa interesserà tutti i lavoratori dipendenti, impiegati del settore agricolo, lavoratori a domicilio, pubblici dipendenti e soci di cooperative, i quali devono rispondere tuttavia ad alcuni requisiti.

Naturalmente, chi fa richiesta deve risultare disoccupato, con almeno due anni di anzianità assicurativa e un anno di contributi. L’Aspi entrerà in pieno regime il 1 gennaio 2016 quando sarà concessa per dodici mesi ai lavoratori con meno di cinquantacinque anni e per diciotto mesi invece a quelli di età superiore ai cinquantacinque anni.

Particolarmente difficile sarà la situazione per i lavoratori stagionali impiegati nel turismo, i quali rischiano di rimanere senza indennità.

Prima della riforma si poteva presentare la domanda dal 1° gennaio al 30 marzo, anche se il dipendente al momento della richiesta aveva era sotto contratto lavorativo, mentre dal 2013 la richiesta deve essere presentata entro due mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro.

Tutte le figure professionali che lavorano nel turismo saranno sprovvisti della forma di sostegno al reddito, in quanto per il gennaio 2013 saranno trascorsi più di due mesi dal termine della loro prestazione (normalmente il lavoro stagionale estivo termina tra settembre e ottobre).

Nessuna novità invece per le indennità di disoccupazione per i frontalieri. L’iter burocratico è bloccato in Senato.

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