Aumento debito italiano al 130 per cento

Ancora brutte notizie sulla situazione italiana e questa volta arrivano direttamente dal Fondo Monetario Internazionale (Fmi), in quanto ci sarà un rallentamento del risanamento e il debito aumenterà oltre il 130 per cento. Il tutto mentre la disoccupazione salirà al 12 per cento.

Inoltre il Pil italiano si contrarrà quest’anno dell’1,5 per cento, ma è soprattutto a causa dell’incertezza politica che si riducono le prospettive di crescita anche se “l’Italia è sulla strada giusta, avendo portato a termine la maggior parte del risanamento necessario, a cui è imputabile la debole crescita”.

L’Italia inoltre deve cercare di aiutare le banche a rafforzarsi, il tutto mentre c’è una crescente biforcazione fra gli Stati Uniti e l’area euro. Il Pil mondiale è stato rivisto al ribasso al 3,3 per cento quest’anno, con gli Stati Uniti che cresceranno solo dell’1,9 per cento per i tagli automatici alla spesa. La crisi penalizza anche il trading on line a causa soprattuttto del clima politico molto incerto e della tobin tax rilanciata a livello europeo e introdotta a partire dal 1° marzo 2013 da un decreto varato dal Governo Monti.

Anche la rischiosità commerciale è in aumento: ben l’11,26 per cento delle imprese italiane presenta un’alta rischiosità di generare insoluti commerciali nei confronti dei propri fornitori. Le imprese del nostro Paese sono quindi sempre meno affidabili nei confronti dei fornitori, generando insoluti commerciali che vanno a danneggiare l’intera economia italiana.

La crescita in Europa tornerà nella seconda metà del 2013 ma c’è la necessità che le banche concedano finanziamenti a tassi ragionevoli.

 

 

 

 

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