Libia, bombe sulle raffinerie

(TMNews)

Tre jet privati di Muammar Gheddafi sono partiti dalla Libia. Secondo “al Jazeera”, uno è atterrato al Cairo, mentre gli altri due sarebbero stati individuati nei cieli di Svizzera e Italia e che i due velivoli sarebbero controllati dalla Nato. Altre fonti riferiscono che i due jet hanno fatto scalo in Italia, uno a Roma e l’altro a Milano Linate, diretti a Bruxelles. Notizia che è stata smentita dal governo italiano e dall’Ata.

Smentite arrivano anche da Ue e Nato su incontri previsti con emissari del regime di Tripoli a Bruxelles: la notizia è stata diffusa da “al Jazeera”, secondo la quale dei rappresentanti libici sarebbero volati a Bruxelles per parlare con il capo della diplomazia europea, Catherine Ashton. E ancora, secondo fonti diplomatiche dell’Ue, un emissario di Gheddafi starebbe recandosi in Portogallo per incontrare il ministro degli Esteri lusitano Luis Amado.

Intanto in Libia si continua a combattere, mentre circolano voci sulla fuga del Raìs ma senza nessuna conferma. È stata avvertita un’enorme esplosione nei pressi della raffineria di Ras Lanuf, nell’Est del Paese. In questa zona sono in corso violenti combattimenti fra le truppe governative fedeli a Gheddafi e le forze ribelli. Ancora bombardamenti sarebbero in corso anche su Ben Jawad.
Intanto il Consiglio supremo della Difesa, che si è riunito al Quirinale, ha stabilito che l’Italia darà un contributo “attivo” alle decisioni della comunità internazionale sulla situazione che si è creata in Libia.
Serena Marotta

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