Condannati in appello poliziotti del caso Aldrovandi

E´ stata appena pubblicata la sentenza di secondo grado dei giudici bolognesi lunga 233 pagine, emessa lo scorso mese, che conferma per i quattro agenti di polizia i tre anni e sei mesi stabiliti dal tribunale di Ferrara nel 2009 (la richiesta del pm era di tre anni e otto mesi). Logicamente gli anni di galera sono virtuali grazie all´indulto mastelliano che riduce la pena a soli sei mesi.


I 4 agenti (Monica Segatto, Paolo Forlani, Enzo Pontani, Luca Pollastri) sono stati condannati per eccesso colposo per nell´uso delle armi con una violenza sproporzionata che ha spezzato la vita di Federico Aldrovandi, giovane diciottenne ferrarese che quella notte del settembre 2005 si trovava in stato cofunsionale dopo una serata passata a Bologna.
Ma secondo i giudici la violenza usata era nettamene fuori misura rispetto alla confusa agitazione del giovane, quasi come se si volesse ¨dare una lezione¨ e non prevenire il pericolo di una persona potenzialmente aggressiva.
Secondo l´accusa sarebbe stato fatale un colpo al cuore del ragazzo. Opposta la versione degli agenti che parlano di legittima difesa, che sostengono la caduta a terra esanime di Aldrovandi dopo essere stati aggrediti.

Nella sentenza si parla anche dei tentativi di depistaggio da parte degli imputati e dei superiori, e per questo aspetto c’é un altro filone giudiziario (il processo detto ¨Aldovrandi Bis¨).

Paolo Maria Addabbo

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