Si connette a Facebook e va in galera.

Fabio Alvino è uno studente di 19 anni: a ottobre 2010 viene coinvolto in un’indagine sul traffico di una nuova droga, a Treviso : stava spacciando “mefredone” e, dopo aver passato alcuni giorni in carcere, gli erano stati concessi gli arresti domiciliari. Ma connettendosi a “Facebook” ha violato il divieto di comunicare con “terzi” e con l’esterno: per questo la misura cautelare della detenzione domiciliare è stata revocata e adesso si trova nuovamente in galera. In foto uno dei suoi ultimi messaggi in cui preannuncia ai suoi amici una felice stagione estiva…


Sono diverse le indagini della polizia trevisana, partite verso la fine del 2010, che hanno puntato le attenzioni su una rete di giovani produttori e spacciatori di questa neo-droga, tutti con un’età intorno ai 20 anni: la sostanza è ottenuta con un fertilizzante acquistato via web che viene poi mescolato con cocaina e varie sostanze. Infatti alcuni principi particolari della nuova droga non sono ancora inclusi nelle tabelle ministeriali delle sostanze stupefacenti. L’indagine è partita dopo un’overdose di un 18enne e vedrebbe coinvolte anche due persone dalla Russia.

Paolo Maria Addabbo

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