Lettera dell’assassino di Matteo Galati

So che queste mie parole non potranno riportare indietro il tempo e cancellare ciò che è avvenuto così come non potranno riportare in vita Matteo. voglio comunque dirvi che sono profondamente addolorato per quello che è successo”.



A parlare dal carcere minorile Bicocca di Catania, è il 16enne accusato di aver ucciso con una coltellata Matteo Galati, 13 anni appena, dopo una lite forse per una ragazzina avvenuta a Bronte, e lo fa attraverso una lettera mandata in esclusiva a News Mediaset, l’agenzia di notizie del Gruppo Mediaset.

E’ passato un mese esatto da quel violento gesto in cui rimase ferito anche un altro coetaneo della vittima e tutta la città si era stretta attorno alla famiglia di Matteo.

Ripensando a quei terribili momenti ancora oggi non mi spiego come possa essere accaduto – continua il ragazzo nella sua lettera – Non avevo alcuna intenzione di colpire, non avevo alcuna intenzione di rubare la vita a nessuno nè tantomeno a Matteo”.

Il 16enne si era costituito ai carabinieri con ancora il coltello in mano. “Ho fatto una cavolata, volevo solo difendermi” aveva detto ancora sconvolto proprio come ci aveva raccontato sua madre. Oggi il 16enne è accusato di omicidio e lesioni e nella lettera, ora, si rivolge direttamente ai genitori di Matteo
Vi prego di perdonarmi – scrive – il vostro immenso dolore è anche il mio tormento. non so cosa darei perchè ogni cosa tornasse com’era prima di quella terribile sera, ma questo purtroppo non è possibile”.

Il servizio andrà in onda all’interno dei tg Mediaset mentre la lettera è pubblicata integralmente sulla pagina del Tgcom.

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