Olio, diventa obbligatoria l’etichettatura d’origine

Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha definito quella di oggi 1 Luglio 2009 una giornata storica per l’agricoltura italiana perchè, finalmente, da oggi diventa obbligatoria l’etichettatura d’origine per l’olio vergine ed extravergine.

Grazie al regolamento comunitario che contiene questa norma, quindi, l’olio extravergine Made in Italy sarà riconoscibile grazie alla sua etichetta, su cui dovrà essere rigorosamente indicata la provenienza delle olive utilizzate.


Una norma, quindi, che favorisce tutti quelli che quotidianamente lottano contro i truffatori che cercano di far passare per Made in Italy un prodotto che di italiano ha ben poco. Allo stesso tempo, inoltre, questa nuova norma garantisce una maggiore trasparenza perchè consente ai consumatori di conoscere l’origine del prodotto nel momento in cui lo si sta acquistando.


Il ministro Zaia, per festeggiare l’entrata in vigore del Regolamento europeo n.182 del 6 marzo 2009, stamattina ha partecipato alla celebrazione eucaristica di ringraziamento con tutti i lavoratori dell’olio organizzata ad Assisi presso la Basilica Superiore di San Francesco.

Durante la manifestazione il ministro ha affermato che l’olio è uno dei prodotti più antichi nel Mediterraneo e, quindi, in qualche modo è anche uno prodotti tipici dell’Italia che attualmente è il secondo Paese produttore ed esportatore di olio d’oliva con 1 milione di aziende agricole, 6300 frantoi e 500 varietà di olive autoctone.

Da oggi, quindi, come ha spiegato Coldiretti, il vero olio italiano potrà essere facilmente riconosciuto dal consumatore grazie a diciture riportate sull’etichetta come, ad esempio, “ottenuto da olive italiane”, “ottenuto da olive coltivate in Italia” o “100 % da olive italiane”. Sull’etichetta, inoltre, dovrà essere indicato se l’olio è ottenuto da “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o da “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari”.

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