Campanile di Giotto

La torre campanaria della Chiesa di Santa Maria del Fiore a Firenze prende il nome di Campanile di Giotto proprio perchè la sua costruzione fu affidata al noto pittore italiano che, tuttavia, non riuscì ad ultimarla. Dopo la sua morte, infatti, i lavori passarono prima nelle mani di Andrea Pisano e poi di Francesco Talenti che la ultimò nel 1359.

Il campanile è alto 84,75 metri, largo 15 metri ed è stato realizzato mediante l’utilizzo di pregiati marmi bianchi, verdi e rossi, gli stessi utilizzati per il duomo.


La torre presenta una base quadrata dai cui angoli partono delle rafforzature che assumono la forma di pilastri. Orizzontalmente, invece, la torre presenta delle cornici che hanno la funzione di dividere tra loro cinque diversi piani.

La prima zona, dove si trova anche la porta di ingresso, è stata realizzata da Giotto e presenta dei bassorilievi realizzati entro cornici esagonali. Questi, in particolare, furono realizzati da Andrea Pisano su commissione di Giotto.


Successivamente, come abbiamo già detto, i lavori proseguirono sotto la direzione dello stesso Andrea Pisano che si occupò della seconda zona realizzando due piani di nicchie. La prima ospita le statue di sedici statue mentre nella fila superiore le nicchie sono vuote.

Il merito per la realizzazione dei tre piani superiori, invece, spetta a Talenti che decise di creare degli eleganti finestroni, una trovata definita da molti geniale perchè in grado di dare slancio all’edificio conservando, nel contempo, lo stile e l’eleganza del contesto.

La torre termina con una cornice orizzontale protesa verso l’esterno e che funge da tetto panoramico.

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