Strage rapido 904: ordine custodia Riina

È stata emessa stamattina un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del boss di Cosa Nostra, Totò Riina, nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dalla Dda di Napoli, sulla strage del rapido 904, avvenuta il 23 dicembre 1984, quando fu fatta esplodere una bomba sul convoglio Napoli-Milano, che causò la morte di 15 persone. In particolare, dalle dichiarazioni fatte dai vari collaboratori di giustizia é emerso che una parte dell’esplosivo utilizzato per la strage sul treno sarebbe stato trasportato alla stazione centrale di Napoli ed introdotto sul treno ad opera di camorristi attivi nelle zone della Sanità e di Forcella.

Leggi il resto

Palermo, “Cittadinanza per la magistratura”

(foto di Serena Marotta)

“Vedo, sento, parlo”: è scritto sullo striscione sorretto dai bimbi che sfilano in testa al corteo. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Peppino Impastato, don Pino Puglisi sono solo alcuni dei nomi che si sentono intonare durante la fiaccolata a sostegno della magistratura contro la mafia organizzata questo pomeriggio a Palermo dal comitato “Cittadinanza per la magistratura”. “Le indagini sulle stragi, il lavoro dei magistrati siciliani, le testimonianze dei pentiti sono tutte ‘anticamere della verità’ – spiega il comitato-. Spegnere i riflettori sulle stragi equivale a premere il pulsante per la prossima testa che salta. Basta celebrazioni, il vero sostegno va a chi c’è adesso, vivo”.

Leggi il resto

Strage via D’Amelio: “Condannati innocenti”

Per la strage di via D’Amelio “ci sono persone condannate all’ergastolo che sono innocenti, lo so per esperienza diretta non per sentito dire, io ho partecipato. Io non posso restituire la vita a quei morti ma sono qui per la vita di queste persone”. Lo ha affermato il boss Gaspare Spatuzza nell’aula bunker di Firenze nel processo a Francesco Tagliavia per le stragi del ‘93.

Leggi il resto

“Gli ultimi giorni di Paolo Borsellino”

«Esiste una foto dove si vede un ufficiale dei carabinieri che si allontana da via d’Amelio pochi minuti dopo lo scoppio della bomba reggendo la borsa di Paolo Borsellino». Per un attimo rimango in silenzio. Ma poi torno alla carica. «E chi sarebbe questo carabiniere?». «Giovanni Arcangioli, nel ‘92 aveva il grado di capitano». È una parte del capitolo dedicato al mistero dell’agenda rossa di Borsellino – scomparsa subito dopo l’esplosione in via d’Amelio avvenuta il 19 luglio 1992 – del libro “Gli ultimi giorni di Paolo Borsellino”, dalla strage di Capaci a via d’Amelio (Aliberti editore, 16,50 euro), di Giorgio Bongiovanni e Lorenzo Baldo, direttore e vicedirettore del mensile “Antimafia Duemila”.

Leggi il resto

Strage via D’Amelio, Spatuzza riconosce 007

“Somiglia all’estraneo presente nel garage dove fu preparato l’attentato”. Così il mafioso Gaspare Spatuzza, oggi collaboratore di giustizia, ha indicato ai pm di Caltanissetta – che hanno riaperto le indagini sulle stragi del ‘92 – l’ex agente del Sisde, ora funzionario dell’Aisi, l’Agenzia per la sicurezza interna, Lorenzo Narracci. “È lo stesso che mi avete mostrato in foto”, ha detto Spatuzza, che, tuttavia, non è stato in grado di fornire risposte certe. Dunque ci sarebbe una somiglianza. Lo 007, secondo il pentito, potrebbe essere “la persona esterna alla mafia” vista mentre veniva imbottita di tritolo la Fiat 126, ovvero l’auto usata per uccidere il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta quella domenica pomeriggio del 19 luglio 1992 in via D’Amelio, a Palermo.

Leggi il resto

Il ricordo di Borsellino su Facebook

C’è chi ha scelto la piazza virtuale per ricordare ieri Paolo Borsellino. Sono numerosi i gruppi creati su Facebook, alcuni contano oltre ottomila iscritti. Sulle bacheche ognuno contribuisce con un suo ricordo di quel pomeriggio del 19 luglio 1992.

Altri citano le frasi del giudice, che vengono poi condivise dai vari profili, come pure la lettera dal titolo “Grazie caro papà” scritta dal figlio Manfredi:

Leggi il resto

Palermo ricorda Paolo Borsellino e gli agenti della scorta

Anche oggi Palermo ricorda il giudice Paolo Borsellino. Stamattina, infatti, all’indomani dell’anniversario della strage di via D’Amelio, su dei fogli appesi agli alberi di via Libertà si legge: “Via D’Amelio strage di Stato”, insieme con altre frasi come, ad esempio, “i fiori recisi profumano ancora” e “possono ucciderci fisicamente ma non possono uccidere le nostre idee”.

Leggi il resto