Il ricordo di Borsellino su Facebook

C’è chi ha scelto la piazza virtuale per ricordare ieri Paolo Borsellino. Sono numerosi i gruppi creati su Facebook, alcuni contano oltre ottomila iscritti. Sulle bacheche ognuno contribuisce con un suo ricordo di quel pomeriggio del 19 luglio 1992.

Altri citano le frasi del giudice, che vengono poi condivise dai vari profili, come pure la lettera dal titolo “Grazie caro papà” scritta dal figlio Manfredi:


“[…] Ho iniziato a piangere la morte di mio padre con lui accanto mentre vegliavamo la salma di Falcone nella camera ardente allestita all’interno del Palazzo di Giustizia – scrive -. Non potrò mai dimenticare che quel giorno piangevo la scomparsa di un collega ed amico fraterno di mio padre ma in realtà è come se con largo anticipo stessi già piangendo la sua…”

Mentre alcuni inseriscono dei video che riprendono i momenti della strage di via D’Amelio. Altri ancora pubblicano le foto delle varie iniziative che ieri si sono susseguite a Palermo. La parola ricorrente in ogni gruppo è eroe, eroi. Il plurale è quasi un obbligo: quando si parla di Borsellino, non si può non ricordare Falcone e viceversa.

Il popolo di Facebook si alterna tra ricordi, iniziative e interrogativi. “Chi sono i veri eroi? Sono Craxi, Mangano, Dell’Utri, Previti? O sono Falcone, Ambrosoli, Borsellino??” Si legge sulla bacheca del gruppo “Paolo Borsellino – L’intervista nascosta”, che propone anche l’ultima intervista rilasciata da Borsellino a due giornalisti francesi due mesi prima dell’attentato.

Altri gruppi, invece, richiamano l’attenzione sull’agenda scomparsa del giudice. E ancora: “L’albero di via D’Amelio” con 5.987 iscritti, e gruppi minori, ma che danno una lezione morale: “Non li avete uccisi: le loro idee camminano sulle nostre gambe!!!” e “Meglio un giorno da Borsellino che una vita da Ciancimino”. Infine, ci sono i gruppi che ricordano gli agenti della scorta.
Serena Marotta

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