Statue di Falcone e Borsellino vittime dei vandali, proprio nell’anniversario della strage

Ieri pomeriggio in via Libertà a Palermo, erano state posizionate, di fianco a una panchina, due statue di gesso raffiguranti Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in atteggiamenti sereni.

Oggi i carabinieri hanno fatto l’amara scoperta: le statue, realizzate da Tommaso Domina, sono a terra semidistrutte. Sul posto è arrivata anche la scientifica per i rilievi del caso.


Il 17, 18 e 19 luglio ci sono le commemorazioni per l’anniversario della strage di via d’Amelio, dove nel 1992 una centoventisette con 100 kg di tritolo esplodeva sotto l’abitazione della madre di Borsellino.

La “tre giorni” di eventi intitolata “18 anni dopo. Palermo non dimentica” è stata presentata da Salvatore e Rita Borsellino, con l’appoggio e l’organizzazione di diverse associazioni.

Ovvie reazioni di sdegno da tutto il mondo politico e non solo. La sorella di Paolo, l’europarlamentare Rita, spiega che perfino le statue fanno paura e organizza una raccolta fondi per farle in bronzo “più belle di prima”.

Il sindaco di Palermo Cammarata invita a non sminuire la valenza simbolica del gesto e a non scambiarlo con una semplice bravata.


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