Curiosity allunga per la prima volta il braccio robotico

 Continua a destare interesse la spettacolare missione di Curiosity su Marte, il pianeta rosso. Dopo i primi incredibili scatti riportati dal robot laboratorio della Nasa e dopo aver frantumato con un colpo di laser una roccia marziana, adesso si aggiunge un ulteriore passo all’esplorazione del pianeta rosso. E per la prima volta Curiosity ha allungato il suo braccio robotico: lungo 2,1 metri, il braccio del rover manovra una torretta di strumenti, fra cui un fotocamera, un trapano, una paletta. Tutti strumenti necessari per poter ritrovare, setacciare e suddividere i diversi campioni di rocce e di suolo presenti di Marte che dovranno essere analizzati.

La torretta manovrata pesa circa 30 chilogrammi per un diametro di 60 centimetri. Soddisfatto del risultato soprattutto Matt Robinson, del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa, ingegnere capo per le operazioni di collaudo del braccio robotico di Curiosity, che però spiega che i movimenti del braccio robotico dovranno essere ancora calibrati per qualche giorno. Solo a quel punto il braccio potrà raccogliere il primo campione di suolo marziano per farlo analizzare dal laboratorio mobile. Il primo movimento di oggi è stato necessario per poter capire il funzionamento delle articolazioni.

 Curiosity è atterrato su Marte lo scorso 7 agosto, ore 7:32, ora Italiana, dopo gli annunciati sette minuti di terrore da parte della Nasa.L’atterraggio sul pianeta rosso nella zona del Cratere Gale si è rivelata perfetta. E si è rivelato ideale anche il Cratere Gale che ha offerte numerose scelte per la prima missione, la perforazione laser. Inviato alla ricerca di vita aliena e per studiare il pianeta, Curiosity dovrebbe essere impegnato nella missione per due anni, ma i buoni risultati ottenuti lasciano pensare che la missione potrebbe prolungarsi di diversi anni. Intanto in settimana è prevista la prima passeggiata marziana di Cutiosity sul suolo del pianeta rosso.

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