La Procura di Milano contro la Lega Nord

 La politica italiana continua a far parlare di sé e a riempire le principali testate giornalistiche sono, purtroppo, inchieste legate a illeciti che emergono dai diversi partiti politici. Una nuova inchiesta ha coinvolto la Lega Nord, una Lega Nord che da diverso tempo è nel mirino di giudici e magistrati per i diversi scandali legati alla famiglia Bossi e ad altri esponenti del partito del Nord Italia. Nelle ultime settimane si è molto parlato della decadenza politica di Silvio Berlusconi e delle diverse questioni legate al processo Ruby come nel caso di Silvio Berlusconi e le nuove accuse sul processo Ruby fino a Processo Ruby: nuova inchiesta per Silvio Berlusconi.

Ma oggi si parla anche della Lega Nord e di irregolarità che sono emerse. La Procura di Milano ha chiuso quelle che sono le indagini per la richiesta di rinvio a giudizio per Umberto Bossi e per quelli che sono i suoi due figli. Si parla della gestione dei fondi della Lega Nord che aveva investito Umberto Bossi, Riccardo Bossi e Renzo Bossi. Le accuse per Renzo Bossi sono nate a seguito di quella che era l’inchiesta The family, inchiesta che ha dato vita alle accuse di appropriazione indebita e di truffa ai danni dello Stato.

Nella medesima inchiesta non è stata indagata solamente la famiglia Bossi. Infatti, risultano indagati anche altri esponenti della Lega Nord, da Francesco Belsito (ex vicepresidente del Senato), Rosi Mauro, Stefano Bonet, Stefano Aldovisi, DIego Sanavio, Paolo Scala e Antonio Turci. Per la moglie di Umberto Bossi, Emanuela Marrone, e per Roberto Calderoli, invece, i pm hanno richiesto l’archiviazione.

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