Pensioni, terreno di scontro tra diverse politiche

Renzi aveva promesso che nonostante la necessità di fare dei tagli, non avrebbe mai messo le mani sulle pensioni. Invece, un po’ come Edward mani di forbice, soltanto avvicinandosi all’INPS ha determinato un cambiamento importante.

Nessuna tassa in più per i cittadini e nessun intervento sulle pensioni. Lo ha detto il premier senza fare i conti con giornalisti e analisti che hanno spulciato da capo a fondo la legge di Stabilità facendo notare le incongruenze del caso. Concentriamoci sulle pensioni.

Tiziano Treu che è il commissario straordinario INPS, è stato sentito in audizione in Parlamento e ha avuto l’occasione per fare ai legislatori la sua proposta e far emergere le criticità del nostro sistema previdenziale.

La pensione complementare, ad esempio, che si vuole penalizzare con l’aumento della tassazione fino al 20% definita per legge dal Governo Renzi, è un pilastro del sistema italiano. Interpreta infatti le capacità di risparmio e investimento dei cittadini del Belpaese che fanno le formiche durante la vita lavorativa per assicurarsi una pensione più consistente.

L’altro nodo da sciogliere è quello dell’opzione donna che non è stata riconfermata nel 2015 bloccando di fatto l’uscita anticipata dal mondo del lavoro di circa 6000 lavoratrici. Parlare dell’opzione donna, vuol dire affrontare il delicato tema della pensione anticipata. È vero che con la sesta salvaguardia sono stati portati veramente in salvo moltissimi esodati ma restano da sistemare i Quota 96 della scuola e gli altri esodati che non rientrano nella salvaguardia.

Per i Quota 96 si propone di assorbirli nell’organico con un demansionamento che li esonera dalla didattica frontale ma formalmente li tiene ancora alla larga dal sistema pensionistico. Per le pensioni anticipate, Treu propone dei prestiti pensionistici, ovvero propone che gli interessati vadano in pensione con i vecchi requisiti, poi l’INPS anticipa loro i versamenti mancanti che saranno restituiti dai pensionati con le trattenute sulla pensione. Cesare Damiano, quasi in linea con Treu chiede solo che una volta definite le regole del sistema pensionistico, queste valgano per tutti i lavoratori indipendentemente dal settore dell’attività.

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