Nanni Moretti compie sessant’anni

Tanti auguri a Nanni Moretti! Il regista più discusso del cinema italiano ha compiuto ieri sessant’anni . Il suo compleanno è un’occasione perfetta per ripercorrere la sua carriera artistica lunga 38 anni, durante la quale si è cimentato in diversi lavoro che gli sono valsi tanti riconoscimenti ma anche molte critiche.

Nato il 19 agosto 1953 a Brunico, Trentino Alto Adige, Nanni Moretti inizia la sua carriera con un cortometraggio dal titolo La sconfitta, girato con una cinepresa Super 8 che compra vendendo la sua collezione di francobolli. Il corto racconta in chiave comica la crisi di un ex-militante sessantottino, inaugurando così le tematiche che saranno al centro del suo lavoro durante tutta la sua carriera

In seguito gira un mediometraggio e un lungometraggio sempre con la Super 8, ma il successo arriva nel 1978 con Ecce Bombo, un film girato in presa diretta presentato in concorso al Festival di Cannes che sbanca i botteghini italiani. Segue nel 1985 La messa è finita, con il quale vince l’Orso d’argento al Festival di Berlino del 1986.

Seguono i successi che lo rendono famoso, come Palombella Rossa del 1989, Caro diario nel 1993, un film in tre episodi di carattere autobiografico, nel quale per la prima volta Moretti interpreta se stesso. Il film ottiene il premio per la miglior regia al Festival di Cannes del 1994.

In questo periodo aumenta anche l’impegno politico di Nanni Moretti che culminerà nel movimento dei girotondini, facendosi portavoce di una posizione critica sia nei confronti del governo di centrodestra che degli esponenti del centrosinistra.

Il suo grande successo cinematografico è La stanza del figlio che gli vale la Palma d’oro al Festival di Cannes del 2001 e il David di Donatello. Seguono i discussi Il caimano (2006) ispirato alla figura di Silvio Berlusconi e e Habemus Papam (2011).

Per festeggiare i suoi sessant’anni Nanni Moretti si regala un nuovo film; il regista ha infatti annunciato che nel 2014 uscirà il suo ultimo lavoro dal titolo Margherita.

 

Photo Credit | Getty Images

 

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