Spesometro rinviato

Non passa giorno che si parli di redditometro e spesometro, ma nella maggior parte dei casi si tratta di modifiche e rinvii. E’ sempre più probabile un doppio rinvio sui termini per l’invio delle comunicazioni dei beni ai soci e degli elenchi delle operazioni rilevanti ai fini IVA.

Oggi parliamo della comunicazione dei beni ai soci, introdotta per contrastare il fenomeno dell’intestazione fittizia dei beni ad un’impresa che poi in verità vengono usati anche a titolo personale da parte dei soci o familiari. Sussiste l’obbligo infatti di comunicare i dati anagrafici dei soci, o dei familiari dell’imprenditore stessi, che hanno ricevuto in godimento beni dell’impresa.

Questa comunicazione è stata prorogata al 2 aprile, e possono provvedervi sia l’imprenditore che l’azienda attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate. Il motivo di tale slittamento? Le perenni difficoltà attuative della norma.

Capitolo spesometro: esso prevede l’obbligo per tutti i soggetti passivi IVA di comunicare all’Agenzia delle Entrate le operazioni di importo pari o superiore a 3mila euro per le quali sussiste l’obbligo di emissione di fattura e di 3600 euro per le quali sussiste l’obbligo di corrispettivi. I motivi del probabile rinvio sono le modifiche apportate allo strumento dal decreto sulle semplificazioni fiscali (artt. 2, comma 6 e 3, comma 2-bis del D.L. n. 16/2012).

Un controllo profondo, con lo scopo di verificare i nostri acquisti confrontandoli al proprio reddito. Se da una parte lo spesometro sarà sicuramente un potente mezzo antievasione, dall’altra l’Agenzia delle Entrate avrà notevoli informazioni riguardo icittadini, dovendo quindi garantire una forte sicurezza e riservatezza di tali dati.

Lo spesometro era stato rinviato al 3 luglio, ma ora i tempi potrebbero ulteriormente allungarsi (si parla del 30 settembre) e  non sono escluse eventuali modifiche al progetto, in modo da accogliere le lamentele avanzate dagli operatori del settore. Ricordiamo che bisogna comunicare le operazioni rilevanti ai fini Iva a partire dal 6 luglio 2011.

 

 

 

 

 

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