Modifiche Riforma del Lavoro

Il Governo Letta procederà nelle prossime settimane ad una serie di modifiche della Riforma lavoro Fornero, la legge n. 92 del 2012, intervenendo sull’apprendistato e sulla disciplina dei contratti a termine.

Prima di tutto si punterà sul rilancio dell’occupazione giovanile: quindi si attendono novità riguardo il contratto di apprendistato e i contratti a termine.

Il ministro Giovannini ha dichiarato di voler introdurre misure “volte ad agevolare la flessibilità nell’entrata nel mondo del lavoro, a rafforzare l’apprendistato, a incentivare le assunzioni a tempo indeterminato attraverso misure di defiscalizzazione e altre forme di abbattimento del costo del lavoro”.

Capitolo contratti a termine: l’obiettivo è di alleggerire alcuni vincoli sui contratti a tempo determinato, in particolare l’intervallo di tempo obbligatorio tra un contratto a termine e l’altro e poi ridurre l’intervallo tra un contratto e quello successivo di 10-20 giorni per le durate fino o oltre i 6 mesi, al posto degli attuali 60-90 giorni.

Il maggior ostacolo è rappresentato dalla mancanza di fondi disponibili e “se il Governo dice che l’occupazione giovanile è la priorità non è che si fa a costo zero. Abbiamo ipotesi costose e meno costose sulla base delle compatibilità economiche si lavorerà su quelle più efficaci e tra queste ci sono anche le ipotesi di defiscalizzazione e decontribuzione”, ha concluso Giovannini.

Inoltre sulla Riforma Fornero si discuterà anche dell’uscita anticipata dal lavoro per l’accesso alla pensione, in quanto si  pensa di anticipare l’accesso alla pensione, ma con delle penalità. L’obiettivo è quello di riportare l’età pensionabile a 62 anni e 35 di contributi, ma cercando di incoraggiare i lavoratori più volenterosi a non abbandonare di punto in bianco il proprio posto.

 

 

 

 

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