Maturità 2010, ecco le tracce

Ci siamo: l’ora “x” è scattata per mezzo milione di studenti. Partono oggi gli esami di Maturità con la prima prova, quella di italiano.

Ogni ragazzo ha trascorso la sua “notte prima degli esami” nella maniera più diversa: chi è rimasto insonne attaccato ai libri, chi a smanettare su Internet nella speranza che qualche sito birichino rilasciasse a tarda notte le tracce, chi ha dormito beatamente confidando nella sua buona stella.



Stamattina, tutti in piedi all’alba, presenti nel plesso per affrontano la prova di italiano, il primo gradino per raggiungere la maturità ed entrare così a pieno titolo nel mondo degli adulti. Unico alleato: il dizionario di italiano, lo studio e anche la fortuna. Questo, almeno, ufficialmente. Ma le tasche di milioni di studenti, se non di tutti, saranno pieni di bigliettini, tracce svolte, appunti vari, che anche i più bravi portano, semplicemente per avere un conforto.

Quando sono state aperte le buste, i ragazzi ammessi all’esame si sono trovati di fronte Primo Levi per l’analisi del testo, il ruolo dei giovani nella politica come tema d’attualità, le foibe come tema storico, l’importanza della musica a partire da una citazione di Aristotele, Botticelli e D’Annunzio come tema artistico-letterario, la ricerca della felicità come traccia socio-economica e, infine, una domanda un po’ inquietante come tema tecnologico: siamo soli nell’universo? Anche gli Ufo, quindi, presenti a questo esame di Stato 2010.

Tracce molto stimolanti, dunque, quelle scelte quest’anno dal Ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini, che dopo la severità della non ammissione senza la sufficienza in tutte le materie, ha gettato un po’ di scompiglio qualche tempo fa con la dichiarazione che almeno un cinque poteva essere concesso.

Sospiro di sollievo per tanti studenti e confusione generale sul da farsi.

Comunque, per quanto stressanti siano, gli esami di Maturità sono una tappa importante nella vita di ogni studente, la prima vera sfida, una sorta di rito di passaggio, una soglia che milioni di ragazzi emozionati e impauriti attraversano per entrare ufficialmente a testa alta nel mondo degli adulti.

Perché l’esame di Stato, in fondo, è un po’ come il primo amore: non si scorda mai, nel bene o nel male resta scolpito nella memoria di chi lo ha vissuto.

Antonella Gullotti

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