A Roma trovato un cubicolo del IV secolo d.c.

Un palazzo anni Cinquanta a Roma, in via Ostiense, poco lontano dalla Basilica di San Paolo fuori le mura. Sotto le fondamenta gli archeologi hanno ritrovato le catacombe romane di Santa Tecla, che già da tempo erano oggetto di indagine e avevano riportato alla luce un anno fa il volto di San Paolo.

Oggi, i risultati di un’altra importantissima scoperta: all’interno delle catacombe è stato trovato un cubicolo, datato IV secolo dopo Cristo, appartenente quasi certamente a una matrona convertitasi al cristianesimo.



Ma la scoperta sensazionale riguarda il fatto che sono stati riportati alla luce i volti degli apostoli: grazie al laser e alle moderne tecnologie archeologiche, la pazienza è stata premiata ed è possibile ammirare Paolo e Pietro, le immagini più antiche a figura intera mai ritrovate, e Andrea e Giovanni, le immagini più antiche in assoluto.

Dalla ricostruzione fatta dagli storici e dagli archeologi la tomba doveva appartenere a una matrona, che dopo la conversione al cristianesimo, aveva compiuto un viaggio nei luoghi di Cristo e degli apostoli. Una volta tornata a Roma, aveva fatto costruire per sé e per la figlia una tomba: è, infatti, possibile rintracciare anche i loro volti tra quelli degli apostoli.

C’è voluto più di un anno per riportare alla luce questo tesoro storico e artistico, ma alla fine i risultati sono stati entusiasmanti. Ne hanno parlato stamattina in una conferenza stampa i Monsignori Gianfranco Ravasi e Giovanni Carrù, rispettivamente il presidente e il segretario della Pontificia commissione di Archeologia sacra; Barbara Mazzei, la responsabile del restauro, e Fabrizio Bisconti, sovrintendente Archeologico delle catacombe e docente di Archeologia cristiana e medievale a Roma Tre.

Antonella Gullotti

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