Legge di stabilità, pesanti aumenti per le prestazioni sanitarie

Questa volta la legge di stabilità ha inferto una vera e propria stangata e il settore colpito è quello del Welfare. L’Iva sulle prestazioni sanitarie fornite da cooperative sociali e consorzi salirà infatti dal 10 per cento all’11 a partire dal 1 luglio 2013.

Per effetto della legge di stabilità l’aliquota Iva ridotta al 4 per cento è stata cancellata e si passa direttamente a quella del 10 per cento per le prestazioni sanitarie, che salirà come detto all’11 per cento.

Andando a vedere in dettaglio quali saranno le prestazioni sanitarie oggetto dell’aumento Iva, troviamo le diagnosi, la cura e riabilitazione fornite alla persona nell’esercizio delle professioni e arti sanitarie soggette a vigilanza, prestazioni di ricovero e cura offerte da ospedali, cliniche e case di cura convenzionate, società di mutuo soccorso e ONLUS.

Facendo un passo indietro, nel 1990, all’epoca si considerò l’Iva al 4 per cento, o Iva agevolata, anche per le prestazioni fornite da cooperative e loro consorzi, mentre nel 2006, si decise che anche sulle prestazioni esenti fosse applicata l’Iva agevolata, se rese da cooperative sociali. Ora quindi la normativa del 2006 viene di fatto cancellata del tutto.

Rientrano poi nell’elenco anche le prestazioni educative dell’infanzia e della gioventù: quindi verranno tassate all’11 per cento i servizi di formazione, l’aggiornamento, la riqualificazione, organizzati da istituti o scuole e le prestazioni per alloggio, vitto e fornitura di libri e materiali didattici, fornite da istituzioni, collegi o pensioni

E ancora: le prestazioni dei brefotrofi, orfanotrofi, asili, case di riposo per anziani, colonie marine, montane e campestri e ostelli per la gioventù. Anche in questo caso l’aumento dell’Iva colpirà la fornitura di vitto, indumenti, medicinali e prestazioni curative.

L’elenco si conclude con le prestazioni fornite dalle comunità in aiuto di anziani ed inabili adulti, tossicodipendenti e malati di AIDS, handicappati psicofisici, minori disadattati e persone senza fissa dimora, e quelle donne costrette a prostituirsi

Come sempre si ricorda che sono possibili cambiamenti in sede di modifiche alla legge di stabilità.

 

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