Legge di stabilità: Irpef anche per i pensionati di guerra

La legge di stabilità 2013 ha introdotto una novità alquanto criticabile. L’assegno di invalidità e le pensioni di guerra saranno assoggettabili ad Irpef quando superano i 15mila euro.

Fino ad ora, tali prestazioni erano esenti dall’Irpef: rientravano in questa categoria le pensioni e gli assegni sociali, le pensioni di guerra, gli assegni erogati per le concesse a seguito di menomazione riportate durante il servizio militare di leva, assegni erogati ai ciechi civili, ai sordomuti e agli invalidi civili, nonché i sussidi a favore degli hanseniani.

Si parla di circa 2.100 pensione, come ha  raccontato il deputato di Futuro e Libertà Gianfranco Paglia. In questo numero rientrano gli anziani reduci della seconda guerra mondiale, oltre a tanti giovani invalidi, veterani delle missioni di pace in Iraq e Afghanistan. Gli ha fatto eco anche l’esponente di Fli Aldo Di Biagio, definendo la decisione “poco dignitosa”, dopo aver conosciuto tanti giovani tornati invalidi dopo aver partecipato a missioni di pace.

Quindi quando si superano i 15mila euro, questi redditi saranno soggetti all’imponibile Irpef. Una vera e propria rivoluzione nel sistema fiscale italiano quella dell’esclusione dell’assegno invalidità e pensione di guerra dall’imponibile.

Coloro i quali hanno maturato il diritto della pensione sociale entro il 1995 saranno esenti da Irpef,  nonché all’assegno sociale previsto dal 1° gennaio 1996, in quanto lo Stato deve assicurare la protezione a quelle persone che versano in disagiate condizioni economiche.

Ricordiamo che la manovra prevede l’introduzione di un bollo sulle transazioni finanziarie e pagherà di più chi acquista e vende titoli, e quindi chi specula in borsa.

Deduzioni fiscali, aumento Iva e ora Irpef dell’assegno invalidità e pensione di guerra. Ci si chiede quando arriverà il tempo di ridurre la pressione fiscale.

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