I lavori che rischiano di sparire

 

Se l’Italia è un paese di giovani disoccupati la colpa in parte è proprio dei giovani e della loro mentalità. Nel nostro Paese ci sono lavori che rischiano di sparire per sempre e sono quelli relativi al campo dell’artigianato e della manualità. Il problema è che nessun giovane vuole più dedicarsi ai lavori che hanno reso grande il nostro made in Italy.

Il dato preoccupante è che tra dieci anni ben 385 mila posti di lavoro non potrebbero essere coperti, questo perché non solo i giovani non sembrano intenzionati a ricoprire quei ruoli, ma soprattutto perché in molti non sono capaci di svolgerli. Si rischia insomma di veder sparire definitivamente pellettieri, falegnami, muratori, artigiani, sarti, elettricisti, carrozzieri, saldatori.

Il problema principale arriva dalla mentalità, dal voler principalmente affidarsi a quei lavori che non siano prettamente fisici, ma che possano garantire anche guadagni più consistenti. C’è la volontà di lavorare più con la mente che con le braccia, in questo modo si rischierà però di non trovare più persone in grado di occuparsi del mondo dell’artigianato, dell’agricoltura e così via. Nella maggior parte dei casi alcuni posti di lavoro di questo genere sono stati ricoperti dagli stranieri e questo è un vero smacco per il made in Italy che è stato sempre il marchio di fabbrica della nostra Italia artigiana.

Bisognerà a questo punto cambiare mentalità se non si vorrà correre il rischio di vedere sparire nel nulla lavori che sono comunque utili ed importanti per il nostro Paese. Ci sarà pure una disoccupazione record tra i giovani nel 2012, ma in molti devono capire come il conoscere la vera cultura del lavoro sia molto importante.

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