Costa Concordia tornata in posizione verticale

Si sono concluse con successo le operazioni per il raddrizzamento della Costa Concordia, la nave della Costa Crociere naufragata all’Isola del Giglio la notte del 13 gennaio 2013.  Il relitto è stato messo in posizione verticale e presto, ma non prima della prossima primavera, la Costa Concordia potrà rimettersi in mare per essere trainata fino al porto dove verrà smantellata.

Chissà se Francesco Schettino nel suo libro scriverà anche di questa titanica (riferendosi tanto a Titano che al Titanic) operazione? Rimettere in piedi la Costa Crociere non è stato un processo facile. In gergo ingegneristico questa operazione viene chiamata parbuclingk, ma mai prima di adesso era mai successo di dover operare su una nave di tali dimensioni e in una posizione così particolare.

Ma dopo 20 ore di lavoro i tecnici (un gruppo internazionale arrivato al Giglio proprio per questa occasione) sono riusciti a raddrizzare la Costa Concordia che, se non fosse per le evidenti ferite che l’impatto con lo scoglio ha lasciato sul suo scafo, potrebbe sembrare pronta per riprendere il mare. Lo farà, ma non adesso.

Prima che la Costa Concordia potrà essere agganciata e trainata in mare aperto dovrà essere fatto un attento controllo delle sue condizioni per stabilizzare tutti i punti critici, dovrà essere assicurata con dei cavi d’acciaio ad una apposita piattaforma che la proteggerà dagli eventi atmosferici invernali e, solo dopo che lo scafo sarà stato irrobustito e la nave sarà stata riportata al suo livello di galleggiamento (circa 30 metri più in alto della sua posizione attuale) si potrà farla partire.

 

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