Bollo sui conti correnti

Il bollo sui conti correnti, conti di deposito e buoni postali è aumentato recentemente del 50 per cento. L’imposta viene applicata in modo proporzionale nella misura dell’1,5 per mille su tutti i prodotti finanziari (fondi, polizze, azioni, obbligazioni, titoli di Stato e buoni fruttiferi postali), con un importo minimo di 34,20 euro. L’imposta di bollo dei conti deposito aumenta, passando  dallo 0,10 per cento dell’importo depositato allo 0,15 per cento.

Esentati invece i contribuenti con un Isee inferiore a 7.500 euro e a chi possiede buoni postali fruttiferi con un valore medio di giacenza non superiore a 5.000 euro. Anche i conti correnti base sono esantati dallimposta di bollo, vale a dire quello rivolto alla clientela socialmente svantaggiata.

A tal fine, devono essere considerati tutti i rapporti detenuti dal cliente rispettivamente:
– con la medesima banca;
– con Poste Italiane;
– con Cassa Depositi e Prestiti.

L’imposta di bollo sui conti correnti prevede che la giacenza media è la media dei saldi contabili giornalieri di ciascun rapporto nel periodo oggetto di rendicontazione e deve essere effettuata in occasione di ogni estratto o rendiconto.Per valutare la posizione complessiva del cliente inoltre devono essere ricompresi anche i libretti di risparmio al portatore.

La Manovra Salva Italia ha previsto i seguetni aumenti:

  • su conti deposito, polizze e conti titoli si pagherà lo 0,15 per cento della somma depositata.
  • su conti correnti bancari, postali e su libretti postali si pagherà imposta fissa di 34,20 euro per le giacenze medie annue superiori a 5.000 euro;
  • su buoni postali dematerializzati si pagherà lo 0,15% dei buoni con la stessa intestazione, purché superiori ai 5.000 euro e, in ogni caso, l’imposta minima sarà di 34,20 euro;
  • su buoni postali cartacei si pagherà lo 0,15 per cento, con imposta minima di 1,81 euro per buono e senza esenzione per gli importi minori di 5.000 euro.
  • inoltre, una nuova Tobin Tax coprirà le operazioni di compravendita di titoli azionari sui mercati regolamentati, le quali saranno tassate allo 0,12%, mentre quelle Otc allo 0,22 per cento.

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