Fiat 500 2.0 – auto dell’anno

Chi l’avrebbe mai detto? Proprio così, dopo il grande rilancio della FIAT ampiamente discusso sia qui che qui, la Fiat incassa oggi un’altro grande successo. Non solo la nuova Fiat 500 diventa uno status simbol anche per i nuovi giovani, ma è riuscita a diventare auto dell’anno 2008 promossa da una giuria di 58 giornalisti stranieri.

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Auto Made in Italy in Giappone

 Se negli Stati Uniti cresce la voglia d’imparare l’italiano(ricordiamo che oltre 60mila ragazzi nel 2006 hanno scelto di seguire un corso di lingua e cultura italiana: nel 1998 erano meno della metà , più 30% nell’ultimo anno), in Giappone cresce la voglia di auto italiane. Quello che piace ai giapponesi delle auto ester è soprattutto il lusso e in questo l’offerta del ‘made in Italy’ non ha nulla da invidiare. Nei primi nove mesi del 2007, secondo i dati Jama, le vendite di Ferrari, Maserati e Alfa Romeo sono cresciute in Giappone rispettivamente del 9% (327 unità ), del 17,3% (a 366 unità ) e del 5,4% (a 2.959 unità ), mentre il marchio Fiat ha guadagnato il 25,6%, vendendo 1.281 unità .

Globalmente, comprese le 101 Lancia, i marchi ‘made in Italy’ hanno totalizzato da gennaio a settembre 5.034 unità , in progresso del 10% rispetto allo stesso periodo del 2006. Questa cifra, in un mercato che destina ai veicoli stranieri una fetta di poco inferiore all’8% del totale delle vendite interne (ovvero circa 9 miliardi di euro). L’intenzione emersa al Tokyo Motor Show dai rappresentanti dell’auto ‘made in Italy’ è quella di crescere sul mercato giapponese. dove, al momento ha precisato il numero uno di Alfa Romeo Antonio Baravalle presente al Salone – il marchio Fiat vende annualmente tra le 1.700 1.800 unità , a fronte di un parco circolante di circa 20.000 unità , l’Alfa Romeo ne consegna in media circa 5.000, a fronte di un parco circolante di 50.000 unità , e la Lancia è praticamente quasi inesistente.

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Giorgio Armani uomo del Made in Italy

 Una vita costellata di successi. Dal lontano 1975, anno della fondazione della Giorgio Armani S.p.A., sino al 2006 il Gruppo Armani ha esportato con fierezza il Made in Italy nel mondo.
E’ nato a Piacenza, l’11 luglio del 1934 lo stilista italiano che, più di altri, porta alto il nome del Made in Italy nel mondo. Giorgio Armani, o meglio Re Giorgio come in molti lo chiamano, ha iniziato la sua carriera come stilista ‘free-lance’ dopo aver abbandonato la facoltà di medicina per potersi dedicare interamente alla passione che più ardeva nel suo animo. Dopo alcune collaborazioni con diverse aziende e con Nino Cerruti, Giorgio Armani decide di convogliare le sue energie nel proprio marchio. Corre l’anno 1975 quando nasce la Giorgio Armani S.p.A. e viene lanciata la prima linea di ‘prêt-à -porter’ maschile e femminile. Abile imprenditore, personalmente coinvolto in tutte le scelte strategiche del gruppo e sovrintendente agli aspetti creativi e di design, Armani si espande oltreoceano e nel 1979 fonda la Giorgio Armani Corporation negli Stati Uniti.Sono gli anni in cui nascono le nuove linee: Le Collezioni, Mani, Armani Junior, Giorgio Armani accessori, underwear e swimwear. Le linee Emporio Armani e Armani Jeans vengono lanciate nei primi anni Ottanta.

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Una leggenda di nome Ferrari

Cavallino rampante nero su sfondo giallo e carrozzeria Rosso Corsa: come non pensare ad una fiammante Ferrari sfrecciarci davanti?

Enzo Ferrari era un uomo con la passione per le corse automobilistiche nel sangue e si direbbe che è stato proprio questo il segreto del suo successo: nasce nel 1898 a Modena e l’ingresso nel mondo dei motori avviene nel 1923, al momento dell’assunzione presso una piccola casa automobilistica per la quale compieva test di guida. Dopo poco tempo aveva iniziato a partecipare alle prime corse in veste di pilota, abiti nei quali nel 1924 vinceva

la Coppa Acerbo. Le salite sul podio non furono molte, ma i rapporti nati durante questi incontri sportivi saranno fondamentali per il suo futuro; è proprio in una di queste occasioni infatti che conosce il padre dell’eroico combattente italiano della prima guerra mondiale Francesco Baracca, dal quale erediterà lo stemma del cavallino rampante.A 5 anni dalla famosa vittoria, nel 1929, fonda

la Scuderia Ferrari, la quale si occupa di sponsorizzare i piloti e costruire auto da corsa con pezzi dell’Alfa Romeo, casa automobilistica già rinomata. Il team di piloti, anche amatoriali e part-time, messo insieme da Enzo Ferrari è composto da 22 membri che comprendono anche nomi come Tazio Nuvolari e Giusseppe Campari.

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