Castagna di Montella I.G.P.

La Castagna di Montella è da sempre un prodotto fortemente legato al territorio di produzione, un prodotto che nel 1987 ha ricevuto il marchio D.O.P. e che nel 1992 ha ricevuto dalla comunità europea il riconoscimento I.G.P., un marchio che tutela il prodotto individuandone l’area di produzione in cui deve necessariamente avvenire anche l’eventuale trasformazione.

Con la terminologia “Castagna di Montella I.G.P.” si fà riferimento alle castagne costituite per il 90% dalla varietà Palummina e per il restante 10% dalla varietà Verdole.


Il prodotto si presenta in una dimensione media o medio-piccola con forma rotondeggiante, lato inferiore piatto, base convessa e sommità ottusa. Il frutto ha una polpa bianca, croccante e dolce mentre la buccia è di colore marrone scuro.

Questa varietà di castagna viene utilizzata sia fresca che secca con o senza buccia. Allo stato fresco queste castagne vengono consumate sia in caldarroste sia dall’industria di trasformazione che le utilizza per la produzione di marron glacés, dolci, marmellate, purea, ecc.


Questo tipo di castagna, inoltre, viene consumata soprattutto nel periodo natalizio sotto forma di “castagna infornata” detta anche “Castagna del Prete“. Queste castagne, nel dettaglio, vengono essiccate nel loro guscio, tostate e successivamente idratate con acqua.

La zona di produzione della “Castagna di Montella” IGP comprende i comuni di Montella, Bagnoli Irpino, Cassano Irpino, Nusco, Volturara Irpina e Montemarano, una fetta di territorio che con la particolare composizione del suo terreno e con il suo clima incide notevolmente sulla qualità e sulle caratteristiche del prodotto.

La produzione media annua delle castagne di Montella è di 7-8 mila tonnellate. Il 50% dell’intera produzione viene esportata oltreoceano, il 25% sui mercati europei e solo il restante 25% è venduta sui mercati nazionali.

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