Antonio Pennacchi vince il Premio Strega 2010

Antonio Pennacchi si è aggiudicato il Premio Strega 2010, prestigioso riconoscimento che viene assegnato annualmente a un libro edito in Italia tra il 1º maggio dell’anno precedente e il 30 aprile dell’anno in corso. Con il suo Canale Mussolini, edito da Mondadori, ha prevalso su Acciaio di Silvia Avallone, della Rizzoli, Hanno tutti ragione di Paolo Sorrentino, pubblicato dalla Feltrinelli, Sono comuni le cose degli amici di Matteo Nucci, Ponte alle Grazie, e Accanto alla tigre di Lorenzo Pavolini, della Fandango.


E’ stato un testa a testa molto conteso con l’opera prima della 26enne Silvia Avallone, culminato a notte fonda in uno scrutinio che ha sentenziato la vittoria dello scrittore originario di Latina per 133 voti a 129. Il libro, mostrando uno spaccato sociale durante il periodo del fascismo, narra la storia di una famiglia contadina, i Peruzzi, sradicata dalla propria terra d’origine nella bassa padana, recatasi nell’Agro Pontino in tempo di bonifica, insieme a molti altri coloni del nord Italia, emiliani, veneti e friulani. I Peruzzi sono capeggiati dal carismatico zio Pericle e dalla moglie Armida, sempre circondata dalle sue api che le parlano e in volo danno ammonimenti che non la salveranno dalla sorte che l’aspetta.


Tra i libri precedenti di Antonio Pennacchi vanno ricordati: Il fasciocomunista, da cui è stato poi tratto il film ‘Mio fratello è figlio unico’ di Daniele Luchetti; Shaw 150. Storie di fabbrica e dintorni; Fascio e martello. Per Mondadori è il quarto successo consecutivo nella prestigiosa competizione letteraria. “Dedico il premio a mio fratello Gianni, alla mia nipotina che è in arrivo e agli operai della Nexans” ha detto lo scrittore, come al solito estroverso, imprevedibile, polemico e sempre stretto nella sua coppola.

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