Scarcerata, dopo anni, badante accusata ingiustamente di omicidio

In Foto: la donna trovata morta
In Foto: un articolo di due anni fa (tratto da liberoreporter) che riportava la notizia con l’ipotesi dell’omicidio

Sono passati quasi tre anni tra tribunale e galera per Adriana Vasilica Iacob: si trovava reclusa perché doveva scontare quattordici anni di prigione dopo essere stata condannata in primo grado per l’assassinio dell’anziana Paola Iori ad Albano in provincia di Roma, ma in realtà la donna è morta per il suo cuore debole, come affermato da una recente perizia sul corpo della donna.



Un infarto è quello che ha spento la vita della ottantunenne e non una rissa con la badante assunta quindici giorni prima della morte: lo ha stabilito una perizia richiesta dall’avvocato difensore in appello. Ad inchiodarla inizialmente c’erano state anche delle fratture sul corpo della donna.

Tantissimi sono stati i casi saliti alla ribalta della stampa che vedono immigrati colpevoli di violenza, nonostante percentualmente noi italiani siamo e ne compiamo di più: forse è stato anche questo a spingere i vicini di casa e i familiari a ritrarre con le loro testimonianze una persona “ubriacona” e che aveva avuto dei litigi con la signora, come da lei ammesso.

E’ un altra tragica reclusione che ha afflitto la vita della povera Adriana: ha vissuto in orfanotrofio, come raccontano le cronache romene che stanno trattando l’argomento.

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