Roma, campo rom sgomberato: rischia la vita il bimbo ustionato

Rischia ancora la vita il neonato di tre mesi rimasto ustionato durante l’incendio divampato, la scorsa notte, nel campo rom di via Morselli, dove suo fratello Marius di tre anni è morto carbonizzato. Il piccolo Marco Giovanni è ricoverato al Policlinico Gemelli: presenta ustioni di secondo e terzo grado su oltre il 40 per cento del corpo. Feriti in maniera lieve i genitori. È probabile che il rogo si sia sviluppato a causa di una candela lasciata accesa.

Sono state distrutte dalle ruspe le altre 30 baracche: quello di via Morselli, nella periferia della Magliana, è un campo abusivo, nato cinque anni fa, dove vivevano circa 74 romeni, che sono stati sgomberati. Intere famiglie che vivevano nel degrado, tra racket e prostituzione, gestito da clan di romeni. Dovevano pagare, intorno a 200 euro al mese, per avere 20 metri quadri di spazio dove allestire la catapecchia. In alternativa, con 20 o 30 euro, potevano disporre di un posto per dormire all’interno di un cartone. Intanto, 41 dei rom sgomberati dal campo di via Morselli hanno trovato ospitalità in una struttura del Comune in via Salaria. Sono ancora sconvolti dalla terribile morte del piccolo Marius. I funerali di Marius saranno a carico del Comune.

«È un grave lutto che colpisce la nostra città » – dice il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che aggiunge: «sono i terribili rischi e i drammi che si vivono negli accampamenti abusivi che da troppi anni esistono a Roma».
Serena Marotta

Lascia un commento